La Commissione emergenza occupazionale condivide le preoccupazioni dei dipendneti
SIENA. Paolo Marini, presidente della Commissione regionale sull’emergenza occupazionale, a margine di un incontro con le organizzazioni sindacali ed una rappresentanza dei lavoratori fiorentini di banca MPS, ha detto: “Abbiamo ascoltato e condividiamo le preoccupazioni che le organizzazioni sindacali del Monte dei Paschi di Siena hanno espresso per la tenuta occupazionale e per le possibili ricadute negative sul territorio toscano. La commissione emergenza occupazionale si muoverà perciò affinché la Regione assuma un ruolo forte nella vicenda Mps, esercitando tutte le azioni possibili per la tutela dell’occupazione e per la difesa del ruolo di banca di riferimento per lo sviluppo della Toscana”.
La riorganizzazione prevista dal piano industriale prevede circa 8 mila esuberi su un totale di oltre 28 mila dipendenti, di cui oltre 2 mila in provincia di Firenze. I sindacati hanno sottolineato che gran parte degli esuberi riguarderanno proprio la Toscana, perché qui sono presenti molte delle società controllate considerate non più strategiche e le strutture centrali del gruppo. Inoltre, l’effetto-tagli avrebbe un pesante riverbero sull’economia toscana.
Il consigliere Nicola Nascosti (Pdl) ha chiesto che la commissione interessi il Consiglio regionale e solleciti ”indirizzi forti al rappresentante che il Consiglio esprime all’interno della Fondazione Mps, che controlla il 35% delle azioni della banca”. Marco Spinelli (Pd) ha dichiarato che dalla difesa di Mps passa ”la difesa dell’occupazione ma anche quella del sistema economico regionale, perché un territorio privo di una banca di riferimento é un territorio che rischia pesanti arretramenti”.
La riorganizzazione prevista dal piano industriale prevede circa 8 mila esuberi su un totale di oltre 28 mila dipendenti, di cui oltre 2 mila in provincia di Firenze. I sindacati hanno sottolineato che gran parte degli esuberi riguarderanno proprio la Toscana, perché qui sono presenti molte delle società controllate considerate non più strategiche e le strutture centrali del gruppo. Inoltre, l’effetto-tagli avrebbe un pesante riverbero sull’economia toscana.
Il consigliere Nicola Nascosti (Pdl) ha chiesto che la commissione interessi il Consiglio regionale e solleciti ”indirizzi forti al rappresentante che il Consiglio esprime all’interno della Fondazione Mps, che controlla il 35% delle azioni della banca”. Marco Spinelli (Pd) ha dichiarato che dalla difesa di Mps passa ”la difesa dell’occupazione ma anche quella del sistema economico regionale, perché un territorio privo di una banca di riferimento é un territorio che rischia pesanti arretramenti”.