Rimodulazione con scadenze ogni venti giorni...
SIENA. Come racconta ilpuntontc.com, all’inizio dell’anno 2013 i clienti delle aree dell’Emilia Romagna colpite dal terremoto che hanno un mutuo in essere con il Monte dei Paschi di Siena si sono visti recapitare una lettera della banca, spedita tramite posta ordinaria con la data del 17/12/2012, che informava che «dal 1 dicembre 2012» sarebbe terminato «il periodo di sospensione » delle rate, stabilito dopo il sisma del maggio scorso (che ha colpito in maniera particolare anche la zona del mantovano). E che «la ripresa del piano prevede una rimodulazione delle scadenze», come indicato nel prospetto in allegato. Cioè? Non più una rata al mese, ma una ogni venti giorni. Giulia (il nome è di fantasia) ha mostrato a Il Puntontc.com il suo piano di «rimodulazione». La rata del maggio 2012, è scritto, va saldata entro il 19 gennaio; quella di luglio 2012 entro l’8 febbraio, quella di agosto 2012 entro il 28 febbraio. E così via. Certo, la banca dice che si può «concordare una rimodulazione del piano di ammortamento diversa da quella indicata». «Tuttavia per noi queste operazioni hanno un costo che verrà caricato sul cliente», ha dichiarato alla Gazzetta di Mantova Elfo Bartalucci, responsabile Mps dell’area Lombardia sud. Giulia ci ha raccontato di non aver «avuto altra scelta», decidendo di «pagare gli interessi» (la sua rata supera gli 800 euro).
Il 29 maggio 2012, nel primo pomeriggio del giorno della seconda scossa, MPS aveva pubblicato un comunicato stampa in cui “Banca Monte dei Paschi di Siena ha quindi approvato una serie di importanti iniziative di natura finanziaria a favore delle imprese e delle popolazioni residenti nelle province di Bologna, Modena, Ferrara e Mantova, colpite dal terremoto della settimana passata. Un concreto segnale di solidarietà, che si articola in un programma di interventi e agevolazioni. Iniziative per le famiglie. E’ prevista la sospensione delle rate di mutuo fino a 12 mesi per i privati che abitano nelle zone colpite dal terremoto e che ne facciano richiesta e l’istituzione di un plafond di 50 milioni di euro, da erogare sotto forma di mutui fondiari, chirografari e piccoli prestiti. Le finalità riguardano la ristrutturazione/ricostruzione dell’immobile danneggiato, nonché la copertura delle spese da sostenere per fronteggiare le prime necessità. Per poterne beneficiare il richiedente deve essere residente nelle zone colpite dal terremoto”. Alla data odierna non è ancora passato un anno dall’evento …