VICENZA. Pane acqua alla mensa scolastica per nove bambini i cui genitori non hanno pagato la retta al Comune. Se i nove piccoli alunni, due italiani e sette stranieri, hanno mangiato qualcosa di piu’ e’ grazie ai loro compagni che hanno diviso il pasto con loro: pasta alla zucca, hamburger, insalata e frutta. E’ successo ieri a Montecchio Maggiore, dove il Comune ha deciso di sospendere la refezione scolastica a chi e’ in arretrato con i pagamenti. Un’iniziativa che ha lasciato interdette le maestre e la preside della scuola materna ed elementare. ‘Trovo dispregiativo dare un pezzo di pane – commenta la preside Anna Maria Lucantoni – Se lo avessimo immaginato avremmo fatto una raccolta di fondi’. Ma l’assessore all’Istruzione e alle politiche sociali della giunta di centrodestra Barbara Venturi dice: ‘Non e’ giusto non pagare le rette per rispetto di chi ha problemi economici e le versa’. E poi oggi precisa: ‘Non era un tozzo di pane, ma panini imbottiti al prosciutto e al formaggio per quelli che non mangiano carne di maiale’. La controversia va avanti da mesi, da quando la nuova giunta Pdl-Lega ha scoperto che ammontano a 150 mila euro le rette arretrate, in qualche caso fin dal 2002, di qualche decina di famiglie italiane e straniere per la mensa scolastica. Il Comune allora ha fatto affiggere manifesti in varie lingue all’interno delle scuole con la scadenza per il versamento: entro il 15 marzo. L’ultimatum viene comunicato anche con una raccomandata a mano consegnata dai vigili urbani. Risultato: tutti gli insolventi hanno pagato, tranne nove famiglie.