FIRENZE. A 3 mesi di distanza dalla manifestazione nazionale a Firenze in cui in migliaia le guide turistiche sono scese in piazza per chiedere la sospensione dei corsi di formazione toscani abilitanti alla professione, è stata scritta una pagina molto importante per la professione. Dopo molteplici documenti e atti inviati congiuntamente dalle associazioni nazionali e regionali di categoria, dopo audizioni e incontri, servizi televisivi che denunciavano fortemente l’anomalia delle modalità abilitative per l’esercizio della professione di guida turistica in Toscana, il Consiglio Regionale della Toscana ha approvato, nell’ambito delle modifiche alla legge 86/2016, due emendamenti importanti: la sospensione dei corsi di formazione e degli esami per l’abilitazione alla professione di guida turistica. “Finalmente si mette fine al fenomeno dello “Shopping dei titoli” e del “pendolarismo abilitativo” afferma la Presidente di ANGT e AGT Toscana, Adina Persano, “che permetteva di abilitarsi come Guida Turistica in Toscana, con corsi di formazione privati e costosi, basati su percorsi formativi provinciali, per poi svolgere la professione in tutta Italia, perfino in Vaticano, senza che le competenze e le conoscenze del patrimonio culturale fossero state mai verificate.”
L’Associazione Nazionale Guide Turistiche aveva più volte denunciato la situazione anomala che finalmente viene rilevata anche dalla Regione Toscana ed espressa con chiarezza nelle parole di un consigliere regionale che afferma, mostrando libertà e autonomia dalle logiche corporative, che i corsi di formazione e i relativi esami presentavano “elementi distorsivi” e una certa “distonia” e “discrasia”. Lo stesso assessore al Turismo, Stefano Ciuoffo, ha dichiarato che i corsi di formazione saranno sospesi fino a quando non sarà emanata una normativa nazionale che permetta esami pubblici seri e rigorosi per abilitare professionisti di qualità. “L’Associazione Nazionale Guide Turistiche – continua la Presidente- ha sempre agito per il rispetto della legge e della legalità e chiesto quali fossero le leggi di riferimento sulle quali la Regione Toscana continuava ad autorizzare corsi ed esami, visto che, dal 2013, ancora non esiste una legge organica di riferimento per la professione di Guida Turistica”.
L’aspettativa di ANGT è che la Regione Toscana possa presentare un nuovo ordine del giorno per sollecitare il nuovo Governo ad una nuova legge sulla professione, piuttosto che riproporre e demandare, come, al contrario, è stato fatto, la richiesta di formulare il profilo della guida turistica al Coordinamento delle Regioni e alla Conferenza Stato Regioni. “Ci preme ricordare – afferma Adina Persano – che il Ministro Franceschini non ha mai voluto né firmato l’intesa con le Regioni in merito alla formulazione della figura professionale della guida turistica, e ha ben compreso che non si può legiferare su una professione con un’intesa tra le Regioni, in quanto atto improprio a regolamentare una professione. Auspichiamo – conclude la Presidente Persano – che il nuovo Governo e il Parlamento si impegnino ad emanare una nuova legge di riordino per porre fine all’incertezza e al vuoto normativo che ha reso la situazione lavorativa gravissima con una crisi senza precedenti”. Il Presidente dell’ANGT Adina Persano