L'Eurozona si avvia verso la ripresa, ma il rischio inflazione rimane alto
WASHINGTON. Come di consueto, ad inizio anno il Fondo Monetario Internazionale rivede le sue precedenti previsioni sulle economie mondiali. Per quanto riguarda l’ultimo rapporto, che si riferisce alle previsioni per il 2014 ed il 2015, il FMI conferma i segnali di una ripresa globale, ma non in tutte le zone del mondo. Per l’Eurozona si prevede una crescita annuale dell’1% nel 2014 (la previsione di Ottobre era 0,9%) e dell’1,4% nel 2015. L’Italia, rispetto a quanto pubblicato ad Ottobre, crescerà più lentamente nel 2014 (0,6% invece di 0,7%) e più velocemente nel 2015 (1,1% invece di 1%). Secondo il Fondo Monetario Internazionale, l’Eurozona sta “girando l’angolo e passando dalla recessione alla ripresa”; ma nel vecchio continente c’è anche il forte rischio di una inflazione molto bassa. Una inflazione destinata a rimanere molto bassa per diverso tempo alimenta a sua volta aspettative al ribasso sull’inflazione stessa. Il documento pubblicato ricorda che il rischio di una inflazione più bassa di quella attesa può aumentare, in termini reali, il peso del debito e quindi dei tassi reali di interessi. ”Ciò aumenta la probabilità di una deflazione nel caso di shock negativi nell’attività economica”. Per questo motivo il FMI consiglia allla Bce di ”considerare nuove misure” per abbassare i rischi. Tra le misure raccomandate, vi sono nuove operazioni per fornire liquidità a lungo termine, finalizzata a stimolare la ripresa del credito all’economia. Misure che ”potrebbero rafforzare la domanda e ridurre la frammentazione” dei mercati finanziari dell’Eurozona.