Borsa: Milano in negativo e bancari nella bufera

MILANO. Il Ftse Mib cede il 3,78% a 15.677 punti e si riporta sui minimi di agosto.  Sulla chiusura negativa di Milano hanno pesato i timori sulla crisi del debito dell’eurozona e le voci su un possibile rinvio del vertice Ue di domenica. A mercati chiusi fonti Ue hanno confermato che il vertice ci sarà. I listini, infine, hanno snobbato la notizia della morte di Gheddafi. Secondo il quotidiano economico tedesco Financial Times Deutschland, la Commissione europea intende, fra le misure anti-crisi, emanare un decreto destinato a vietare alle agenzie di rating di pubblicare valutazioni sui Paesi membri. La nuova istituzione di controllo dei titoli di Borsa (Esma) riceverebbe dunque il potere di “vietare provvisoriamente” la pubblicazione delle valutazioni sulla situazione finanziaria degli Stati dell’Ue in crisi. Un tale divieto è destinato ad impedire che in “un momento inopportuno” un rating delle agenzie possa avere “conseguenze negative per la stabilità finanziaria degli Stati e possibili effetti destabilizzanti sull’economia”.Nella bufera sono finiti i bancari che hanno anche subito una raffica di sospensioni. L’indice di settore, a livello continentale ha accusato una flessione del 3,99%. Alla fine Unicredit evidenzia le perdite maggiori (-12,01%), seguita da Mps (-11,2%), Intesa SanPaolo (-9,8%), Ubi Banca (-6,9%), Banco Popolare (-6,92%).
Chiusura negativa anche per le principali borse europee: a Francoforte l’indice Dax segna -2,49% a 5.766,48 punti, a Parigi il Cac -2,32% a 3.084,07 punti e a Londra il Ftse -1,21% a 5.384,68 punti In controtendenza l’Ftse Ase di Atene che guadagna l’1,62% a 293,34 punti.
Wall Street in calo. Il Dow Jones perde lo 0,53% a 11.443,04 punti, il Nasdaq cede l’1,18% a 2.573,28 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno lo 0,57% a 1.202,89 punti.