Adusbef e Federconsumatori chiamano il governo a mettere ordine su tasse e una tantum
ROMA. Fermo restando che lo Stato sia l’ottava sorella delle compagnie petrolifere, con l’aggravante del monte tasse sulla benzina pari a circa il 70% del prezzo totale del carburante, livello inaudito e che continua a detenere il triste primato dell’Iva sulle accise, nel confronto con i principali paesi europei, Adusbef e Federconsumatori giudicano inaccettabili gli attuali rincari dei prezzi delle benzine (basta vedere la tabella sottostante).
Perciò è necessario un intervento dell’Esecutivo affinché le accise siano ritoccate al ribasso immediatamente di almeno 5 cent al litro in una prima fase, per poi intervenire in termini strutturali con ulteriori riduzioni di almeno 10 cent al fine di riportare la tassazione nelle medie europee. È intollerabile, infatti, che il Governo lucri sui carburanti in maniera così pesante, come se fosse una ottava Compagnia Petrolifera, sottraendo così ingenti risorse dai bilanci familiari già profondamente depauperati.
| Incidenza percentuale delle tasse sul prezzo di un litro di benzina: | |
| Media europea | 58,3% |
| Regno Unito | 62,5% |
| Paesi Bassi | 62%, |
| Germania | 61,3% |
| Francia | 58,4% |
| Italia | 69,7% |
Non si arrestano infatti i rialzi sulla rete carburanti italiana, con IP (+0,8 cent), Q8 (+1 cent) e Tamoil (+1 cent), quest’ultima compagnia che era già intervenuta sui prezzi sabato e martedì mentre le prime si erano mosse nel fine settimana. In base all’elaborazione di Quotidiano Energia dei dati alle 8 di ieri comunicati dai gestori all’Osservatorio Prezzi carburanti del Mise, il prezzo medio nazionale praticato in modalità self della verde è pari a 1,465 euro/litro, con i diversi marchi che vanno da 1,466 a 1,481 euro (no-logo 1,439). Per il diesel si rileva invece un prezzo medio pari a 1,307 euro, con le compagnie che passano da 1,307 a 1,334 euro (no-logo a 1,283). Quanto al servito, per la benzina il prezzo medio praticato è di 1,576 euro, con gli impianti colorati che vanno da 1,531 a 1,659 euro (no-logo a 1,467), mentre per il diesel la media è a 1,422 euro, con le compagnie da 1,388 a 1,506 euro (no-logo a 1,311). Il Gpl, infine, va da 0,544 a 0,553 euro/litro (no-logo a 0,525).
Adusbef e Federconsumatori, che continuano a denunciare un gravame inaccettabile sui prezzi dei carburanti, con le decine di una tantum introdotte a cominciare dalla Guerra di Abissinia e mai cancellate, auspicano un intervento risolutore del governo, con l’obiettivo di riordinare la giungla di tasse ed accise, che appesantiscono i costi delle benzine tra le più care d’Europa.
Elio Lannutti (Adusbef) – Rosario Trefiletti (Federconsumatori)






