"Grave errore usare il risparmio postale per coprire il buco"
ROMA. Adusbef ritenendo grave errore che Poste Italiane, (controllate dal Ministero dell’Economia) i cui servizi offerti all’utenza peggiorano a vista d’occhio sia nel recapito della corrispondenza che nelle caotiche file agli sportelli anche per svolgere normali servizi finanziari, possano utilizzare il sudato risparmio postale per coprire il buco nero di Alitalia imbarcandosi in Etihad, soccorrendo così le allegre concessioni di credito delle maggiori banche che hanno largheggiato nel finanziare le avventure dei ‘capitani coraggiosi’, ha presentato due distinti esposti all’Antitrust Europeo per aiuti di Stato e lesione delle norme sulla concorrenza, alla Corte dei Conti, per danno erariale.
Adusbef, che aveva già considerato anomalo il disinvolto uso del sudato risparmio postale degli italiani per entrare nel capitale di Alitalia, un carrozzone tenuto in piedi da banche e governi a spese della fiscalità generale con oltre 4 miliardi di euro di sussidi pubblici, oltre a 250 milioni di euro addossati ai passeggeri con la deroga tariffaria Antitrust sulla rotta Roma- Milano, ritenendo anomalo che Poste continui ad erogare milioni di euro del risparmio postale, per compiacere governi e banche come Intesa e banchieri più esposti come Ghizzoni di Unicredit, nei due distinti esposti presentati alla Procura Generale della Corte dei Conti ed all’Antitrust Europeo, ha chiesto di verificare ai magistrati contabili se vi sia stato danno erariale per lo Stato italiano; all’Ue se ai sensi dell’art. 87, ex 92, del Trattato istitutivo della Comunità Europea del 25 marzo 1957, che vieta gli aiuti di Stato, se alla luce della descrizione dei fatti e delle osservazioni che precedono, si sia verificato, nell’ operazione di salvataggio del 2008 nonché in quella del 2013, un aiuto di Stato in evidente violazione dell’ art. 87 del Trattato istitutivo della Comunità Europea, con conseguente danno per i consumatori.
Elio Lannutti (Presidente Adusbef)
