Segno meno per molti dei parametri inseriti nel consueto rapporto dell'associazione
ROMA. L’associazione bancaria italiana pubblica il consueto rapporto in vista del comitato esecutivo che si terrà domani (22 Gennaio) a MIlano. Molte le questioni toccate dal documento curato dall’Abi. Tra questi c’è la flessione della raccolta sull’interno da clientela delle banche in Italia, che a fine 2013 diminuisce di quasi 3 miliardi su base mensile e registra una variazione lievemente negativa su base annua; la componente depositi è invece ancora positiva anche se in decelerazione, mentre la dinamica delle obbligazioni e la provvista dall’estero è in contrazione. La provvista è diminuita di quasi 3,3 miliardi su base mensile, manifestando una variazione annua pari a -1,8% (da +0,6% di fine novembre 2013; +1,6% a dicembre 2012). Per quanto riguarda il tasso sui prestiti alle famiglie per l’acquisto di abitazioni si registra una flessione del 3,40% a dicembre 2013. Ancora segno meno, invece, per i prestiti bancari. Nonostante il miglioramento registrato sul finire del 2013, il valore è ancora negativo. Da registrare il continuo aumento dei fallimenti delle imprese, con l’intero settore in netta difficoltà :nel primo semestre del 2013 sono ulteriormente aumentate le procedure concorsuali e quelle di liquidazione volontaria relative a società di capitali. Il saldo tra iscrizioni di nuove imprese e cessazioni (al netto delle cancellazioni d’ufficio) nei primi nove mesi dell’anno è stato pari a 7.700 unità.