Si sfidano in piazza sbandieratori e tamburini

TORRITA DI SIENA. Ancora commossa e un po’ frastornata dalla valanga di emozioni che ha suscitato lo spettacolo dedicato ai 50 anni di storia del Palio dei Somari, Torrita di Siena si appresta a vivere la prima delle tre grandi serate consecutive della carriera straordinaria 2016.
Giovedì 2 Giugno, dalle 21.30, sarà ancora più festa per la comunità torritese in quanto il programma prevede la presentazione del panno, dipinto per l’occasione dalla giovane artista locale Valentina Corbelli, l’attesissimo confronto tra gli ensemble di sbandieratori e tamburini schierati da ciascuna contrada (di cui si conoscerà subito l’esito) e la riconsegna dello “Sfoggiato”, il premio per il miglior figurante del corteo storico che sarà nuovamente assegnato sabato, prima della corsa decisiva. Dunque una serata intensa, densa di contenuti, che fanno da prologo indispensabile al Palio del mezzo secolo.
Venerdì sera sarà poi la volta delle cene propiziatorie, in occasione delle quali le otto contrade presenteranno i fantini alle rispettive popolazioni: si preannunciano trovate altamente spettacolari e sorprese, proprio come si addice ad un’edizione straordinaria.
Infine sabato, dalle 15.00, sarà finalmente Palio con le esibizioni di gruppo degli sbandieratori e tamburini, il corteo storico e, dalle 22.00, le batterie e poi la finale sull’anello di tufo, a dorso di somaro.
Ma, come detto, autentico “giro di boa” di questa particolare edizione è stata la serata “50 sfumature di Palio”, andata in scena in un Teatro degli Oscuri gremitissimo, che ha suscitato grande interesse per la ricostruzione storica della manifestazione, fragorosi scrosci di risate (pari a quelli di pioggia, che hanno impedito di tenere la rappresentazione in piazza) per alcuni fatti rievocati, anche attraverso le immagini, ma anche lacrime di commozione per un passato costruito con grande slancio (ma non senza fatica e difficoltà) e per i personaggi che non ci sono più.
Alfredo Capitani, Paolo Stefanucci, Roberto Trabalzini, Alessandro Giannini, Antonio “Sange” Sangermano, Riccardo Roghi, Massimo Ciumi, Luca Mosconi, Alessio Benvenuti: questi i maggiori artefici di un autentico show basato su foto e filmati d’epoca, su canzoni popolari eseguite dal vivo (ed a cui il pubblico ha partecipato con trasporto) e sulle testimonianze di oltre venti ospiti che, in un animato dibattito, hanno ricordato fatti e persone, analizzato i cinque decenni attraversati da Torrita e si sono punzecchiati, rivelando anche vicende inedite, confuse dall’azione della memoria o dimenticate.
Tra i tanti episodi che hanno caratterizzato la serata, emergono la consegna a Fosco Tornani, attuale Presidente dell’Associazione Sagra di San Giuseppe, da parte di Fabrizio Betti, di un documento, di cui si era dimenticata l’esistenza, in cui si raccontano i primi venti anni di vita della manifestazione, e l’interminabile ovazione con cui è stato salutato Maurizio Mantini detto “Riccio”, il fantino con il maggior numero di vittorie all’attivo (sei) capace di imporsi sull’arco di venti anni, dal 1976 al 1995. E Riccio ha indicato in Andrea “Drago” Peruzzi – presente in teatro – il suo ideale successore, sancendo un’investitura che tutta Torrita condivide.
Con “50 sfumature di Palio” si è concretizzata una pregevole operazione di definizione dell’identità collettiva di una comunità, compiuta con semplicità, senza pretese antropologiche ma con immenso amore verso Torrita e verso il Palio. L’auspicio è che quanto raccontato agli Oscuri passi agli atti e diventi storia cittadina.