L'incontro con Guido Burchi chiude il ciclo dedicato all'Opera russa nell'800
SIENA. Domani martedì 5 maggio, ore 18, al Siena Art Institute, per la serie “stARTers – assaggi d’arte”, il musicologo Guido Burchi guida all’ascolto di opere del compositore russo Piotr Iliic Ciajkovskij.
(Via Tommaso Pendola 37, Siena, primo piano).
Durante la conversazione si ascolteranno brani dall'”Eugenio Onieghin” e da “La dama di picche”.
L’incontro con Guido Burchi chiude il ciclo dedicato all’Opera russa nell’800 ed è anche l’ultima delle conversazioni sull’arte del martedì del cartellone primaverile proposto dal Siena Art Institute che ha ospitato in città artisti di varie discipline che hanno presentato progetti, esperienze e le pratiche artistiche più diverse.
Da Clet Abraham, l’artista di strada che gioca con i cartelli stradali delle città a Michele Tocca, pittore che dipinge dal vivo; da Elena Bellantoni, che si è spinta in Patagonia per dialogare e decifrare il linguaggio dell’ultima rappresentante di una stirpe millenaria a Concetta Modica che ha raccontato del filo simbolico e materiale che la lega alla sua famiglia e alla sua terra d’origine. E poi ancora il fotografo Robert Pettena che ha presentato un lavoro di ricerca sui siti di archeologia industriale legati al filantropo Alfred Nobel; la storica dell’arte Daria Filardo che ha svelato il sottile rapporto tra artista-curatore e curatore-artista; la pittrice ukraino-amricana Alisa Margolis che ha narrato il suo immaginario barocco contemporaneo. E naturalmente, lo spazio alla musica che ha consentito di accostarsi e approfondire l’Opera russa dell’800.
Alcuni appuntamenti sono stati ospitati nei musei di Contrada (Lupa e Leocorno) quali luoghi d’arte per eccellenza del tessuto urbano senese.
La rassegna stARTers – assaggi d’arte proposta dal Siena Art Institute riprenderà in settembre.