
SIENA. Più di 60 stand multidisciplinari hanno coinvolto complessivamente oltre tremila partecipanti venerdì 26 settembre per la Bright-Night, la Notte delle Ricercatrici e dei Ricercatori dell’Università di Siena, la popolare iniziativa di divulgazione della scienza che da diversi anni si tiene in contemporanea in molte città italiane ed europee.
Oltre che a Siena si sono svolte attività, con ampia partecipazione di pubblico, anche nelle città di Arezzo, Grosseto e San Giovanni Valdarno, tutte ispirate dal filo conduttore “Prendersi cura”, di sé stessi, dell’altro e dell’ambiente.
La mattina è stata dedicata alle scuole medie e superiori. Il Santa Maria della Scala ha accolto, con attività interattive, esperimenti e giochi, oltre 1500 studentesse e studenti di 14 istituti provenienti da Siena e dalla provincia. Molto l’interesse per le proposte presentate da docenti e dipartimenti dell’Ateneo senese, che hanno avuto come focus le tematiche dell’Intelligenza Artificiale e delle innovazioni tecnologiche, dell’ambiente e della sostenibilità, del benessere individuale e collettivo, della medicina e della salute.
Poi dal primo pomeriggio, nelle splendide sale dell’antico ospedale senese, si è svolta la tradizionale Bright-Night aperta a tutte le cittadine e i cittadini, con stand, talk, visite e musica.
Oltre tremila complessivamente gli intervenuti, fra cui tante le famiglie con piccoli “scienziati” curiosi, che hanno potuto approfondire i temi della ricerca e incontrare in modo informale le Ricercatrici e i Ricercatori dell’Ateneo. In serata gran finale in musica con concerti e intrattenimenti musicali.
Come appendice della Bright-Night, sabato 27 settembre si tiene la visita al Siena Vaccine Science Centre, presso GSK in via Fiorentina 1 (dalle ore 10 alle ore 17 su prenotazione, per informazioni vaccines.science.center@fondazionesclavo.org).
Ha detto il rettore Roberto Di Pietra: “La Bright-Night di quest’anno sta manifestando dalle prime ore di svolgimento numeri di partecipazione importanti in tutte le sue sedi. Siamo orgogliosi di questo successo a conferma che la cultura e la scienza possono incontrare l’attenzione che meritano nella nostra società”.
Ha commentato Chiara Mocenni, delegata alla Terza Missione e curatrice della rassegna: “Il tema di quest’anno della Bright-Night è prendersi cura di noi stessi, dell’altro e dell’ambiente in cui viviamo. Questo spiega la grande affluenza di pubblico che testimonia il bisogno di condivisione delle esperienze e motiva anche la scelta di questo luogo, l’antico ospedale della città. La Notte delle Ricercatrici e dei Ricercatori è un momento di condivisione della conoscenza, di stimolo a conoscere i fenomeni e la natura. Ma anche curiosità di conoscere noi stessi e gli altri. La conoscenza è alla base per la costruzione di una società pacifica, che abbia una visione collettiva e non individualistica e che consenta anche di costruire un futuro che si oppone alle guerre”.