Il 25 novembre, nel cuore del borgo dalle 16 alle 19, uno spettacolo teatrale itinerante a cura della scuola di formazione Liminal®, un cammino tra pietre, voci e parole che si fanno materia viva
RADICONDOLI. Radicondoli si fa corpo, voce e consapevolezza con “Lessico Familiare”. Anche quest’anno, nel cuore del borgo, per il 25 novembre, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, si apre un’esperienza che non si guarda da fuori, si attraversa. Uno spettacolo teatrale itinerante a cura della scuola di formazione Liminal®, un cammino tra pietre, voci e parole che si fanno materia viva.
Martedì 25 novembre dalle 16 alle 19 nel borgo di Radicondoli, performance itinerante con diverse postazioni. Ognuna avrà due attori del corso di formazione attoriale avanzata della scuola di Liminal Theatre, che daranno corpo e voce a relazioni sospese tra potere e fragilità, tra bisogno e controllo, tra desiderio e paura. Chi vorrà partecipare sarà accompagnato attraverso un percorso itinerante verso diverse postazioni, dove prenderanno forma dialoghi e diversi tipi di manipolazione, che si sveleranno in un’escalation sottile, fino al punto di non ritorno. Il pubblico sarà chiamato non solo a osservare, ma a camminare dentro la scena, a diventare parte del dialogo, a scegliere se restare testimone o indossare i panni del manipolatore o della manipolata. Ognuno porterà con sé un quaderno di attraversamento, una sorta di diario di bordo, dove annotare ciò che emerge: emozioni, riconoscimenti, resistenze. Un gesto semplice che diventa strumento di consapevolezza.
“La violenza non nasce nel fragore, ma nel dettaglio, in quella parola che sposta il significato, in uno sguardo che impone, in un tono che ferisce. Riconoscere questi passaggi invisibili è l’unico modo per prevenirli – fa notare Roberta Cecco, assessore alle Pari Opportunità del Comune di Radicondoli – Questo progetto con Liminal nasce proprio da lì: dal desiderio di guardare all’origine, perché è solo dal principio che si può ancora scegliere un’altra direzione”.
Dalle 19 alle 20.30, creazione artistica collettiva e dialogo aperto con il pubblico. Tutto il percorso infatti culminerà in un momento artistico collettivo, uno spazio di restituzione e di condivisione, dove le emozioni potranno trasformarsi in gesto, parola, visione. Un modo per dire insieme ciò che spesso resta taciuto. Un’esperienza per chi sa che il cambiamento comincia quando impariamo a nominare con precisione ciò che accade dentro la parola “amore”.
Il progetto ha la direzione artistica di Costanza Mascilli Migliorini e il patrocinio del Comune di Radicondoli. “Ringraziamo l’amministrazione per la fiducia e la sensibilità con cui da anni ci affida per il terzo anno la cura di una giornata così importante – dice Costanza Mascilli Migliorini – In particolare dico grazie all’assessora Roberta Cecco, al consigliere Enea Cosentino e a wivoaRadicondoli”.
L’evento è seguito per la comunicazione da Luna Zuliani, le grafiche sono di Erika Rubino, la produzione di Liminal APS, la scenografia di Arianna Rodani, Imma Carillo, Laetitia Fauconnier. Insieme, c’è l’accompagnamento delle Radiattive, squadra di calcio femminile di Radicondoli. L’iniziativa ha la collaborazione dell’associazione storica La Rabel.






