Il bilancio di un quarto di secolo di attività

POGGIBONSI. L’ospedale di Campostaggia a Poggibonsi festeggia venticinque anni di attività e fa un bilancio di un quarto di secolo. Una giornata, quella 25 anni dell’ospedale di Campostaggia, tanta partecipazione alle celebrazioni Presenti anche il presidente Giani, l’assessore regionale Bezzini e il dg Asl Tse Torre.
Tanta partecipazione alla giornata di celebrazioni per i primi 25 anni dell’ospedale di Campostaggia. Le figure, sia istituzionali sia sanitarie, che hanno contribuito alla storia della struttura valdelsana hanno raccontato aneddoti e processi di confronto che si conclusero nel 2000 con il taglio del nastro, alla presenza dell’allora ministro della Sanità Rosy Bindi.
In apert
ura, dopo i saluti della direttrice dell’ospedale Lucia Grazia Campanile, ci sono stati quelli del direttore generale Asl Toscana Sud Est Marco Torre, dei sindaci dell’Alta Val d’Elsa, dell’assessore regionale Bezzini e del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. A seguire, il dottor Valerio Del Ministro, già direttore della Zona Alta Val d’Elsa della ex USL 7, ha raccontato la storia di Campostaggia. L’ex sindaco di Colle Val d’Elsa Marco Spinelli, invece, ha ricordato la figura di Pierluigi Marrucci, generando molta commozione. L’ex governatore toscano Claudio Martini poi ha illustrato le politiche ospedaliere della Regione sviluppate negli anni ’90. Prima dell’intervento conclusivo della mattinata della sindaca di Poggibonsi e presidente della Società della Salute Alta Val d’Elsa Susanna Cenni, i responsabili Asl Tse per la provincia di Siena dei Lavori Pubblici Alessandro Frati e delle Manutenzioni Cristina Pepi hanno parlato del progetto del nuovo Pronto soccorso e degli altri investimenti sull’ospedale. A moderare la mattinata, a cui ha partecipato il cardinale Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino, è stato il giornalista David Taddei.
Il pomeriggio, che si è svolto sulla terrazza del bar, è stato aperto dalla presentazione della mostra “Com’eri vestita?”, che affronta il tema della violenza di genere. Ne hanno discusso la responsabile Amnesty International Toscana Silvana Moroni e la giornalista e responsabile della comunicazione dell’Associazione Donne Insieme Valdelsa Barbara Amoroso Donatti. Poi c’è stato un approfondimento sul libro della professoressa di Storia contemporanea della Sapienza Chiara Giorgi “Salute per tutti – Storia della sanità in Italia dal dopoguerra a oggi”. Moderati dalla caposervizio de La Nazione Siena Michela Berti, ne hanno parlato l’assessore regionale Bezzini, l’ex ministro della Sanità Rosy Bindi e la sindaca di Poggibonsi Cenni.
In conclusione della giornata, c’è stato il concerto del pianista Alessio Tonelli che ha eseguito il brano “Après une lecture du Dante – Fantasia quasi una Sonata” di Franz Liszt.
«L’ospedale di Campostaggia, – evidenza il presidente della Toscana Eugenio Giani, – è un fiore all’occhiello e un’eccellenza non solo del territorio senese ma per la Toscana intera. È la rappresentazione dell’impegno che questa Regione profonde per la sanità pubblica e universale: una sanità che non lascia indietro nessuno, ovunque le persone abitino, e che vuole rispondere con un’offerta di qualità ai bisogni sanitari dei cittadini, una sanità che investe sulle eccellenze dei grandi ospedali, sui presidi più piccoli e sull’assistenza sanitaria diffusa. Questo impegno che rivendichiamo con forza sul piano valoriale, – prosegue Giani, – ha radici lontane nel tempo in questa regione. Ma è qualcosa che ci è ancora caro e che vogliamo proiettare nel futuro, pur preoccupati del sottofinanziamento del sistema sanitario nazionale».
«Una bella iniziativa che consente di tenere vivo il ricordo di quel percorso lungimirante che portò alla decisione di superare i piccoli ospedali di Poggibonsi, di San Gimignano e di Colle di Val d’Elsa, e realizzare un unico ospedale più grande e più moderno, – commenta l’assessore al diritto alla salute della Regione Toscana Simone Bezzini, che ricorda che – In qualche modo lo spirito locale guardava a questo percorso con grande diffidenza ma è stata veramente una scelta lungimirante che ha consegnato alla Val d’Elsa e non solo, un ospedale più moderno, più grande, in grado di rispondere ai bisogni di salute della popolazione. Oggi nessuno tornerebbe indietro. Inoltre, – aggiunge, – questo è un ospedale che ha ottime performance rispetto alla media nazionale, in termini di garanzia dei livelli essenziali di assistenza ed esiti delle cure, oltre ad essere una struttura fortemente integrata con i servizi territoriali e con la comunità. Lo vediamo da tante iniziative di solidarietà, dove associazioni e cittadini spesso si stringono a fianco dell’ospedale con donazioni e azioni di beneficenza, e credo che questo sia un grande riconoscimento della qualità del lavoro delle professioniste e dei professionisti».
«Vedere la passione di tutte le persone che negli anni hanno lavorato a e per Campostaggia, rincuora la Direzione aziendale che rappresento, – dice il direttore generale Asl Tse Marco Torre. – Il percorso partecipato e innovativo che ha portato alla costituzione di questo ospedale, è significativo. Le scelte importanti per la nostra sanità non possono che essere fatte coinvolgendo lavoratori, cittadini e Istituzioni. Come abbiamo visto durante la giornata, l’Asl Toscana Sud Est sta già lavorando per il futuro di Campostaggia».
«La grande partecipazione di questa giornata è segno dell’affetto verso questo ospedale, – le parole della direttrice di Campostaggia Lucia Grazia Campanile. – Raccontando il passato e il presente della struttura, prendiamo il giusto slancio per la costruzione del futuro. Ringrazio sentitamente tutti quelli che hanno contribuito alla realizzazione di questa celebrazione, dalle Istituzioni ai singoli cittadini, passando dai lavoratori dell’ospedale, la vera forza di Campostaggia».
«Un traguardo importante che nasce prima di tutto da una scelta di ben oltre 25 anni fa, – afferma la sindaca di Poggibonsi Susanna Cenni. – Una scelta che ha anticipato i tempi e una classe dirigente lungimirante che ha saputo tutelare gli interessi collettivi ideando e realizzando un ospedale della Valdelsa. Grazie agli uomini e alle donne che ogni giorno lavorano al suo interno, agli investimenti che ci sono stati e che dovranno esserci, alla capacità di rete con la sanità territoriale, il nostro ospedale continua ad esprimere cure e servizi di qualità ben oltre l’abitato della valdelsa senese, in un contesto profondamente mutato e in continua trasformazione. Un contesto non semplice in cui c’è bisogno di ulteriore slancio per continuare a crescere, a migliorare e rispondere in maniera sempre più adeguata alle esigenze di salute dei cittadini. Gli investimenti in corso vanno in questa direzione. Grazie a tutte e a tutti coloro che oggi e in questi venticinque anni hanno contribuito alla qualità del nostro ospedale».