
SIENA, Si sono conclusi i solenni festeggiamenti in onore di Santa Caterina da Siena. Una giornata anche quella di oggi densa di appuntamenti dedicati alla santa patrona d’Italia.
Questa mattina alle ore 9,30 dal Palazzo comunale, è partito il corteo delle contrade verso il Santuario-Casa di Santa Caterina dove, alle ore 10, si è tenuta la tradizionale offerta dell’olio per la lampada votiva, che quest’anno è offerto dal Comune de L’Aquila, in rappresentanza dei Comuni d’Italia, e dal Comune di Murlo, in rappresentanza dei comuni dell’arcidiocesi. A seguire l’offerta dei Ceri alla Santa da parte delle Associazioni e Aggregazioni. Si sono tenuti anche i saluti del rappresentante del Governo e delle autorità civili e religiose.
Ha presieduto la cerimonia il cardinale. Francesco Coccopalmerio, presidente emerito del Pontificio Consiglio per i testi legislativi alla presenza del cardinale Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena, di monsignor Antonio D’Angelo, arcivescovo dell’Aquila e delle autorità civili, militari ed ecclesiastiche della città di Siena e de L’Aquila.
Alle ore 11,30, nella Basilica di San Domenico a Siena si tenuta la Santa Messa Solenne presieduta dal cardinale Francesco Coccopalmerio e concelebrata dal cardinale Augusto Paolo Lojudice e da monsignor Antonio D’Angelo.
Nella sua omelia il cardinale Coccopalmerio ha evidenziato come in Santa Caterina riassuma in sé tre doti che fanno di lei una santa vernante speciale Innamorata di Dio, contemplatrice del crocifisso e a servizio della Chiesa.
Proprio sulla necessità per ogni cristiano di contemplare il crocifisso si è incentrato il discorso del cardinale evidenziando come “attraverso al Croce tutti noi dobbiamo esser più vicini e solidali con la sofferenza soprattutto di chi è fragile e arriva da altri paesi. Proprio in questi fratelli e sorelle oggi c’è Gesù crocifisso. Siamo in grado oggi di contemplare la nostra Croce?”.
“Come Caterina dobbiamo avere il coraggio del bene – ha poi proseguito – sottolineando come oggi ci sia la necessità di fare confusione tra politica e bene della comunità Quest’ultimo è il valore da raggiungere al di là dei partiti e delle appartenenze”.