L’intero paese si mobilita per animare la manifestazione e seguire la corsa
TORRITA DI SIENA. Il Palio dei Somari di Torrita di Siena compie 50 anni ma, dopo una vigilia animata anche dai ricordi, nella domenica della carriera intitolata a San Giuseppe le rievocazioni assumono una posizione subalterna rispetto all’attualità. C’è in gioco il panno dipinto dal senese Tommaso Andreini e per tutti la priorità è rappresentata dalla vittoria, unita alla speranza che la sorte assegni ai propri colori un somaro docile e veloce, capace di mettere il fantino in condizione di primeggiare. Solo dopo l’arrivo si tornerà a pensare alla storia, anche in vista dello “straordinario” in notturna del 4 giugno, indetto per celebrare il mezzo secolo e che coinciderà con la sessantesima carriera.
Per Torrita di Siena, elegante cittadella medievale circondata da meravigliose colline, il Palio di quest’anno costituisce poi una tappa di particolare importanza perché darà il via ad un carosello di grandi eventi (il Concorso Internazionale di canto lirico Giulio Neri, la finale europea del Blues Challenge, il Borgo dei Libri e appunto l’edizione straordinaria della festa) che non solo la traghetteranno direttamente verso l’estate ma rappresenteranno altrettante, preziose occasioni di visibilità e promozione del territorio e delle sue attività.
Il programma della domenica del Palio dei Somari non si discosta dalla tradizione, ruotando intorno a due eventi di particolare spettacolarità. La giornata si aprirà comunque alle 9.00, in Piazza Matteotti, con la formazione del gruppo di figuranti delle otto contrade (Cavone, Le Fonti, Porta a Pago, Porta a Sole, Porta Gavina, Porta Nova, Refenero e Stazione); alle 9.45, dopo la benedizione delle Palme, sarà officiata la Messa del Palio a cui assisteranno anche le comparse, nella Parrocchia delle Sante Flora e Lucilla, e alle 10.45, sempre nella centralissima Piazza del Comune, si esibiranno gli sbandieratori e tamburini. Alle 11.45 il primo appuntamento clou della giornata, il Corteo Storico, che attraverserà le vie del centro per concludere la propria solenne passeggiata nella piazza del Gioco del Pallone, ovvero al Campo di Gara.
Dopo una breve pausa, alle 15.30, le contrade ed il panno di Andreini faranno il proprio ingresso nel catino incandescente che ospiterà la corsa e subito dopo avrà inizio la sequenza di confronti che porteranno alla carriera decisiva.
Le batterie eliminatorie vedranno di fronte, nell’ordine, Porta Nova – Cavone, Le Fonti – Porta Gavina, Stazione – Porta a Sole e Refenero – Porta a Pago; le contrade vincenti staccheranno direttamente il biglietto per la finale mentre una manche di recupero consentirà ad una delle sconfitte di giocarsi la partita decisiva.
Ormai noti anche i fantini che monteranno i somari a pelo, sul soffice ed insidioso fondo di tufo; dunque per Porta Nova Alessandro “Cobra” Guerrini, vincitore nel 2015 e degli ultimi 3 palii su 4, dovrà vedersela subito con l’esordiente Michele Paolucci; toccherà poi a Gabriele “Divino” Grotti, che de Le Fonti è contradaiolo ed è stato sbandieratore, confrontarsi con Mirko “Baturlo” Ciancagli, già vincitore di due palii per Porta Gavina; da non perdere il confronto tra Francesco “Spighetto” Ferrari, che nel 2014 ha regalato il successo alla Stazione, e Matteo “Galletto” Noli, riconfermato da Porta a Sole; grande attesa, infine, per il debutto in biancoceleste di Andrea “Drago” Peruzzi, il fantino in attività con il maggior numero di vittorie all’attivo, che proverà a disincagliare Refenero dallo scomodo ruolo di “nonna” del palio torritese (non vince dal 1985) dovendosi subito disfare del laziale Massimo “Desiderio” Mazzarani, per Porta a Pago.
Prima della partenza della finale saranno assegnati il premio “Sfoggiato”, alla migliore comparsa del Corteo Storico, e quelli destinati alle migliori coppie di sbandieratori e tamburini, esibitesi nella gara del sabato sera. Al termine della corsa decisiva, come sempre, la contrada vincitrice darà vita ad una festa spontanea a cui tutti saranno invitati. Una presenza d’eccezione caratterizza la giuria che vigilerà sulla regolarità del Palio dei Somari 2016, rinnovata per tre quarti. Arbitro di percorso sarà infatti il fantino Silvano Vigni, meglio conosciuto come “Bastiano”, che ha all’attivo 30 carriere sul tufo di Piazza del Campo e 5 vittorie nel Palio di Siena. Bastiano, che ha corso anche ad Asti, Fucecchio e Legnano, avrà come collega Giampaolo Perugini, Presidente dell’Associazione Contrade di Asciano che, nella seconda domenica di settembre, organizza il Palio dei Ciuchi della cittadina delle Crete. Esordiente anche il mossiere, Alessandro Moretti, cavaliere di Sarteano che da anni partecipa a numerose giostre e quintane all’anello, tra le quali anche la casalinga Giostra del Saracino, esperienza che gli permette di avere il “colpo d’occhio” necessario nelle fasi critiche della chiamata tra i canapi delle Contrade. Confermato invece il presidente della Giuria, l’aretino Roberto Parnetti, autentico veterano della manifestazione, con undici presenze consecutive negli ultimi dieci anni (compreso lo “straordinario” del 2011) da quando cioè ad arbitrare la carriera è una commissione formata da esperti esterni.
I somari, tutte femmine con caratteristiche morfologiche simili e per lo più meticce, ossia incroci tra più razze (prevalentemente amiatina, ragusana, di Martina Franca) provengono dall’allevamento Nabucchi di Pozzo della Chiana, storica “scuderia” che da molti anni fornisce gli asini alla festa. Rigorose le regole che devono osservare organizzatori, contrade e fantini e che tutelano la salute dell’animale ed il rispetto che merita.