Accorata lettera di una signora contro la chiusura della casa di riposo

Facile immaginare la disperazione di queste persone anziane che non hanno famiglia , ma che praticamente se l’erano formata qui, che sono al limite dell’autosufficenza e che erano da anni ben inserite nella vita del paese. Dover abbandonare così all’improvviso la Casa e il paese è stata una vera mazzata.
Gli abitanti di Sovicille sono rimasti dispiaciuti e indignati per il mancato rispetto ai sentimenti umani che la Regione e il Comune hanno dimostrato. Noi amici degli ospiti, abbiamo cercato di interpretare quella legge ma, come tutte le leggi, è fumosa, caotica piena di cavilli e accezioni, che può essere interpretata in più modi. Qui forse è stata interpretata nel modo più comodo: meno spese e meno impegno.
Ma il problema va oltre. Un comune come Sovicille, che si avvicina ai diecimila abitanti, è uno dei pochi a non avere una Casa di riposo e sappiamo tutti che gli anziani sono un numero considerevole. Si parla di un progetto nella frazione di San Rocco per 40 ospiti in un futuro che sarà sicuramente molto remoto, visto come vanno le cose oggi .E speriamo che le spese dei progetti non siano fine a se stesse!
Noi comuni cittadini chiediamo: non è possibile utilizzare l’immobile per una Casa famiglia o Alloggio protetto come accade in altri luoghi?
Tutto è possibile, basta volerlo, quando si aiutano i più deboli.
Margherita Fontani – anziana di Sovicille