Molto si può fare per i giovani e gli adolescenti attraverso la realizzazione di un Piano Locale Giovani

SIENA. L’ultimo dossier della Caritas Diocesana di Siena (2010) evidenzia che anche nella nostra città, un numero sempre maggiore di famiglie è costretta a ricorrere agli aiuti messi a disposizione dagli Enti e dalle Associazioni che operano in questo settore. E’ sempre maggiore la presenza di padri o madri di famiglia disoccupati, in cassa integrazione o in mobilità, mentre situazioni di povertà relativa hanno invece interessato una consistente quota di persone che, seppur lavorando regolarmente, si trovano al limite di un equilibrio economico/finanziario che non li pone al riparo dalla povertà.
Quella che la Commissione Europea ha definito come “la peggiore recessione che il mondo abbia mai conosciuto dagli anni Trenta” e che l’ISTAT ha qualificato come “il più grave episodio recessivo della storia recente” ha colpito il nostro Paese in modo particolarmente severo.
L’Italia, infatti, come documentano ampiamente vari rapporti di ricerca (ISTAT, Caritas, ecc) presentava già, prima ancora del manifestarsi dei primi segnali della crisi internazionale, gravi sintomi di fragilità, di vulnerabilità e di disagio sociale, testimoniati da un’incidenza della “povertà relativa” pari al 13,1% dell’intera popolazione (tra le più estese in Europa) e da una dimensione della “povertà assoluta” sicuramente grave (quasi 3.740.000 di individui pari 5,2% della popolazione).
La causa non è quella del fallimento personale ma è una conseguenza diretta del modo in cui la società è organizzata e di come sono distribuite le risorse, siano esse finanziarie ma non solo. L’accesso alla casa, alla sanità, ai servizi sociali, all’istruzione, alla formazione, alla cultura…. La povertà riflette l’incapacità dei nostri sistemi di ridistribuire equamente le risorse e le opportunità.
Le città sono l’attrattore ed il concentrato delle differenze sociali che lo sviluppo ineguale produce: di reddito, di cultura, di consumo e di opportunità. Possono essere luogo di contrasti, di conflitti, di solitudini e di emarginazioni, ma possono e devono diventare i luoghi della convivenza delle differenze, di forme inclusive dell’esercizio dei diritti di cittadinanza, di affermazione, di doveri condivisi, di istituzionalizzazione dei bisogni condivisa dai cittadini.
Siena può essere sempre più una città cooperativa, solidale che punta ad un benessere comunitario, ad essere luogo relazionale ed ambientale oltre che economico, che valorizza il volontariato, il terzo settore e l’associazionismo volto a produrre occasioni di socializzazione e di produzione culturale di lotta all’esclusione sociale.
Va agevolato in ogni modo il formarsi di reti che connettono i soggetti e gli attori della vita urbana. Creare reti di fiducia interpersonale, di conoscenza e di scambio: questo deve essere lo spirito di chi amministra e degli operatori pubblici.
Nell’ambito delle politiche sociali è necessario creare servizi sempre più personalizzati all’infanzia, ed agli anziani . Particolare attenzione deve essere rivolta al mondo della disabilità fisica e mentale con la realizzazione di centri dedicati al “dopo di noi”, così come ad una ri-progettazione dei servizi sociali che siano fondati sul concetto di Persona, una sorta di “welfare educativo” in grado di coinvolgere attivamente la comunità.
Molto si può fare per i giovani e gli adolescenti attraverso la realizzazione di un Piano Locale Giovani: percorsi educativi di accompagnamento, che promuovono nell’incontro con i giovani, percorsi di varia natura, fra i quali l’orientamento/accesso al lavoro, l’educativa di strada, i centri ricreativi, i centri di aggregazione giovanile; sostegno alla creatività. In questo contesto trovano spazio tutti quei percorsi artistico/espressivi che rispondono al bisogno di portare innovazione a livello di proposte culturali, di spazi e di eventi, sostenendo l’esigenza di una forte legittimazione in città dell’arte contemporanea-giovanile, da perseguire attraverso il sostegno dei giovani artisti, delle associazioni giovanili culturali (formali ed informali) e supportando la formazione di giovani competenze, anche garantendo spazi e luoghi di sperimentazione.
crescita della cittadinanza attiva: è necessario un coinvolgimento diretto dei giovani” sia come percorso educativo e di cittadinanza sia come pre-condizione per affermare le loro capacità.
Serena Cesarini Sforza
Circolo Città Domani – Sinistra per Siena