SIENA. Continuano le azioni dei writers nel Centro storico di Siena. Questa volta ad essere preso di mira è stato il muro di una privata abitazione in Diacceto, davanti al Vicolo delle Carrozze. Sono stati il segretario provinciale della Lega Nord Toscana, Francesco Giusti, ed il leghista senese Giovanni Niccolini a darne la notizia, una volta scoperto il gesto.
“Questi writers stanno con preoccupazione riempiendo tutta Siena – afferma William Vittori, responsabile comunale della Lega. Possibile che nessuno li abbia visti? Possibile che si rimandi ancora nel tempo l’installazione delle telecamere? Evidentemente il Comune tollera questo continuo sfregio al centro storico di Siena ed anche alla sua periferia: non erano loro a far passare per artisti i writers, nel programma di Siena Capitale italiana della cultura (“nel tentativo di creare un legame culturale tra il patrimonio artistico del passato e le forme espressive dell’arte contemporanea, il programma prevede il coinvolgimento di artisti di strada, writers e residenti proprio per una rielaborazione del Buongoverno nelle aree periferiche della città”, si leggeva in un disarmante comunicato del Comune di Siena dello scorso aprile…)? Visto che il sindaco Valentini fa spesso i complimenti ai cittadini che, grazie alle loro segnalazioni, permettono di far identificare alle Forze dell’Ordine vandali e delinquenti, perché non si attiva per mettere una taglia sui vandali ed i writers, che stanno diventando i veri padroni del Centro storico? Considerando anche le spese inutili (o quasi) fatte da questa amministrazione a guida PD (a partire dalle postazioni di ricarica delle auto elettriche, tanto care al vicesindaco Mancuso), spendere soldi per mettere in sicurezza la città è un obbligo. L’atteggiamento dell’Amministrazione comunale e dei vertici della Questura di Siena, che si dimostrano costantemente disinteressate a riportare legalità e vivibilità dentro e fuori le mura, non fa altro che mortificare l’impegno dei cittadini e delle forze dell’ordine e fa scivolare sempre più velocemente verso l’indifferenza che apre la strada al degrado. A chi giova tutto ciò?”.
