Una piccola rivincita morale della città

SIENA. Dolce, dolcissima la vittoria di oggi con l’inter. Perché in una campagna drammatica per gli eventi e per la crisi incombente il candidato Neri si confonde con la Robur? E i problemi della casa, la disoccupazione, il credito che non c’è? È vero e mi scuso per le sensibilità convinte che queste parole siano dette a sproposito, ma io oggi mi sono emozionato!
Il fango gettato in questi giorni su Siena e sui senesi mi ha fatto male! Sono sdegnato che la gentaglia che ci ha condotto fino a qui ancora aspiri al potere sulla città, sono sconvolto della faccia tosta di chi disconosce le sue colpe, sono schifato del ritratto che di Siena fanno i saccenti media nazionali, proni ai diktat dei relativi padrini politici, ognuno per i suoi scopi e teorie. E in mezzo a questa poltiglia elettorale vedo il bel volto della città (grande città le nostra), velato da un’ombra di grande tristezza. Dove è l’orgoglio che ha fatto grande questo luogo, questo popolo, questi popoli? E allora permettetemi se mi sono emozionato alle rapide folate di Rosina e alla velocità di Rubin, al coraggio di Pegolo contro la forza della prepotente Ambrosiana – Inter. Una Robur snella e indomabile con la volontà chiara di salvarsi e di rinascere, ad armi pari e senza timori reverenziali: iniziativa e bravura, vocazione di essere bella. La mia è la proiezione di un pomeriggio, in una fredda domenica d’inverno, domani ricomincia tutto: ce lo ricordano i tristi rintocchi delle campane di San Domenico contro il cielo che scurisce.
Domani saremo di nuovo la città dei furbi e dei truffatori, degli sbranatori o di quelli sbranati. Però ricordiamoci tutti che qui a Siena la civiltà c’è e ci sarà finché ci sarà l’orgoglio di appartenere ad una idea e ad una terra.
E allora grazie ragazzi bianconeri, grazie di aver fatto sentire a tutti che abbiamo un orgoglio.
Eugenio Neri
(foto di Andrea Neri)