
SIENA. In vista delle elezioni comunali del 2011 da tempo si sono costituiti in città gruppi di pressione che all’interno della sinistra cercano di spostarne gli equilibri. Tra questi gruppi particolarmente attivo è quello detto della Birreria, di cui si vocifera si stia organizzando per la presentazione di una lista civica concorrenziale con lo stesso PD. Tra gli animatori di questo gruppo ci sarebbe Mauro Rosati, segretario di Qualivita, la Fondazione nata Siena nel 2002 per volontà degli enti locali, sotto il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ed il sostegno della Fondazione Monte dei Paschi di Siena.
E poiché anche le fondazioni Onlus possono costituire strumento di potere, si vocifera che Rosati stia tentando di utilizzare Qualivita come mezzo di aggregazione a favore della sunnominata lista civica.
Sta di fatto che in occasione del quarto Forum Europeo sull’Alimentare organizzato a Bruxelles dalla Fondazione Qualivita, sembra che la delegazione senese fosse particolarmente affollata con presenze più pertinenti alla lista della birreria che alla Fondazione stessa.
Sulle presenze e sui costi di tali presenze il gruppo consiliare di AN ha presentato un’interrogazione al sindaco di Siena, registrando per altro echi sulla stampa locale.
Ora, dopo circa due mesi che l’interrogazione è stata presentata, a pochi giorni dalla discussione in Consiglio Comunale, il gruppo consiliare di Rifondazione comunista se ne esce con due interventi sulla stampa, in cui mescola Fondazione MPS e fondazione Qualivita, chiedendo chiarimenti in merito all’aumento ISTAT dei gettoni di presenza dei deputati in Fondazione MPS, e su “numeri e costi di una foltissima delegazione di senesi che ha accompagnato il rampante segretario di Qualivita Mauro Rosati nella città belga”, nonché, addirittura, “su quanto ci costa direttamente ed indirettamente Mauro Rosati.”
Prendiamo atto con soddisfazione che le stesse domande su Qualivita che si pone il gruppo consiliare di AN se le pone anche quello di Rifondazione Comunista, ma non possiamo non domandarci perché si mescolino, per quanto abilmente, due cose che tra loro nulla hanno a che vedere.
Che senso ha discutere di un adeguamento ISTAT quando nulla mai si è detto sulla Fondazione MPS, a cominciare dal fatto che invece di essere la Fondazione ad indirizzare la Banca avviene l’esatto contrario?
E quale senso politico ha mescolare tale adeguamento con la gestione dei costi di Qualivita?
Ci viene il dubbio che qualcuno voglia cogliere l’occasione della interrogazione di AN per fare fuori Rosati e regolare i conti con la lista della Birreria.
Quando qualcuno decise di chiudere la partita con Leonardo Pizzichi, intervennero direttamente, con due articoli paralleli e distinti, PD e banca MPS.
Non sarà mica che per fare fuori Rosati questa volta si è appaltato il lavoro a Rifondazione Comunista, consentendogli in cambio un piccolo attacco, di molta risonanza e di nessuna portata, alla Fondazione MPS? Agostino Milani
E poiché anche le fondazioni Onlus possono costituire strumento di potere, si vocifera che Rosati stia tentando di utilizzare Qualivita come mezzo di aggregazione a favore della sunnominata lista civica.
Sta di fatto che in occasione del quarto Forum Europeo sull’Alimentare organizzato a Bruxelles dalla Fondazione Qualivita, sembra che la delegazione senese fosse particolarmente affollata con presenze più pertinenti alla lista della birreria che alla Fondazione stessa.
Sulle presenze e sui costi di tali presenze il gruppo consiliare di AN ha presentato un’interrogazione al sindaco di Siena, registrando per altro echi sulla stampa locale.
Ora, dopo circa due mesi che l’interrogazione è stata presentata, a pochi giorni dalla discussione in Consiglio Comunale, il gruppo consiliare di Rifondazione comunista se ne esce con due interventi sulla stampa, in cui mescola Fondazione MPS e fondazione Qualivita, chiedendo chiarimenti in merito all’aumento ISTAT dei gettoni di presenza dei deputati in Fondazione MPS, e su “numeri e costi di una foltissima delegazione di senesi che ha accompagnato il rampante segretario di Qualivita Mauro Rosati nella città belga”, nonché, addirittura, “su quanto ci costa direttamente ed indirettamente Mauro Rosati.”
Prendiamo atto con soddisfazione che le stesse domande su Qualivita che si pone il gruppo consiliare di AN se le pone anche quello di Rifondazione Comunista, ma non possiamo non domandarci perché si mescolino, per quanto abilmente, due cose che tra loro nulla hanno a che vedere.
Che senso ha discutere di un adeguamento ISTAT quando nulla mai si è detto sulla Fondazione MPS, a cominciare dal fatto che invece di essere la Fondazione ad indirizzare la Banca avviene l’esatto contrario?
E quale senso politico ha mescolare tale adeguamento con la gestione dei costi di Qualivita?
Ci viene il dubbio che qualcuno voglia cogliere l’occasione della interrogazione di AN per fare fuori Rosati e regolare i conti con la lista della Birreria.
Quando qualcuno decise di chiudere la partita con Leonardo Pizzichi, intervennero direttamente, con due articoli paralleli e distinti, PD e banca MPS.
Non sarà mica che per fare fuori Rosati questa volta si è appaltato il lavoro a Rifondazione Comunista, consentendogli in cambio un piccolo attacco, di molta risonanza e di nessuna portata, alla Fondazione MPS? Agostino Milani