Martinelli scrive a proposito della costruzione dell'edificio sul bastione della Fortezza che accoglierà una scuola elementare

SIENA. Il profilo del nuovo edificio residenziale costruito nell’area del vecchio teatro comunale di Firenze è dapprima diventato oggetto di interesse locale, poi nazionale e infine internazionale. Vengono contestate l’altezza ed il colore della nuova costruzione, il ruolo del Comune e quello della Sovrintendenza. Il manufatto non è infatti un abuso edilizio perché edificato con tutte le prescritte autorizzazioni. Oggetto delle critiche e della rivolta globale è dunque “l’estetica” del complesso, il cui impatto offende l’equilibrato profilo della città dei Medici.
A Siena sopra un bastione della Fortezza medicea, quello che ospita l’Enoteca italiana, è in costruzione un nuovo edificio destinato a scuola elementare in sostituzione di una struttura in legno allestita alcuni decenni addietro per accogliere una delle poche scuole all’aperto funzionanti allora in Italia per bambini disabili. In seguito la posticcia struttura logorata dal tempo era diventata la scuola elementare dei fanciulli della buona borghesia di San Prospero.
Che si ricostruisse un edificio sopra uno dei quattro bastioni della Fortezza a Siena però non interessa ad alcuno. Eppure edificare 5 nuove aule non era necessario perché a cento metri di distanza dal bastione da sempre funziona la scuola elementare Pascoli che, a seguito del calo demografico, ha una ventina di aule vuote. Impiegare dunque 4 milioni e mezzo di euro per costruire un immobile inutile è perfino insopportabile nel bilancio comunale che sta in piedi con le entrate (primato) delle contravvenzioni. Le opposizioni consiliari questionano su poche migliaia di denaro impegnate qua e là dalla Giunta ma sugli appalti…silenzio assoluto. Chi sa perché!
Il profilo del nuovo manufatto, ovviamente supera quello della Fortezza. L’altezza dell’edificio non ha però attratto l’attenzione neppure di uno dei 600 candidati delle trenta liste, che si presentarono all’ultima consultazione per eleggere il sindaco e per conservare prioritariamente il patrimonio storico di Siena.
Nel secolo scorso il monumento mediceo non fu ritenuto idoneo ad accogliere il palazzo dei Congressi progettato da Alvar Aalto perché nella Fortezza non si poteva costruire, almeno secondo il Sovrintendente di allora. Muti anche gli ordini professionali degli architetti e degli ingegneri (che tanti discorsi fecero per la grande espansione di San Miniato, quartiere dopo 40 anni ancora privo di scuola elementare). Silenti Accademie, Università, Italia Nostra, Fai, ambientalisti insomma le fucine della cultura locale.
Ho letto le notizie fiorentine e quelle di Lucca dove hanno demolito gli edifici costruiti sulle mura cittadine, ho interpellato un paio di volte la Sovrintendenza senza ottenere risposta. Ho scritto qualche nota sulla stampa locale che però è passata inosservata. Alla fine ho capito (da vecchio e quindi in ritardo), che a Siena il profilo della Fortezza può essere alterato senza produrre lo “scangeo” internazionale suscitato nella Firenze metropolitana in cui l’estetica è ancora una categoria concettuale in uso. Qui, in fin dei conti, siamo solo un capoluogo di… Provincia.
Enzo Martinelli (°)
(°) Benemerito scuola, cultura, arte, Ambrogino d’oro Comune di Milano