Il sindacato dei poliziotti non si arrende

SIENA. Tanto tuonò che alla fine piovve! I sindacati del cartello (siulp, sap, siap-anfp, silp cgil, ugl polizia e coisp), dopo aver preso atto delle dichiarazioni di impegno del Capo del Governo, Silvio Berlusconi, circa la volontà di presentare nel Consiglio dei Ministri del 23 marzo un decreto per risolvere il problema del tetto retributivo e del fondo perequativo, hanno alla fine deciso di sospendere la manifestazione organizzata per il 14 marzo. La uil polizia, non fa neppure testo, non manifesta contro il Governo per ragioni di “principio”. In buona sostanza i “nostri amici” hanno accolto la “raccomandazione” del Dipartimento della Pubblica Sicurezza che in tutta fretta il 10 marzo scorso, per scongiurare ogni manifestazione di dissenso contro il Governo e soprattutto il ministro Maroni, aveva convocato alle ore 19,00 tutte le OO.SS. rappresentative della Polizia di Stato nella accogliente Sala Azzurra del Viminale. La Consap, dunque, rimane la sola a manifestare davanti a Palazzo Chigi e a tutte le Prefetture e Questure d’Italia.
La nostra scelta non è stata sicuramente gradita dal Dipartimento. Neppure il cartello dei sindacati l’ha apprezzata, tanto da scomodarsi a dichiarare testualmente “che ritiene, ad oggi, pretestuosa l’azione di altre organizzazioni sindacali che intendono confermare l’azione di protesta del 14 marzo”. La Consap ritiene che vi siano molte e valide ragioni Innanzitutto perché non crediamo più agli impegni assunti da questo Governo. Da troppo tempo, aspettiamo il varo di questo benedetto provvedimento idoneo a scongiurare il rischio paralisi del sistema sicurezza. Abbiamo aspettato prima l’approvazione di un emendamento alla legge finanziaria, poi di un altro con il decreto mille proroghe, quindi una bozza di decreto sull’utilizzo degli ottanta milioni concordato tra i ministeri interessati, senza alcun risultato concreto. Ma, ammesso pure che questa volta il Governo voglia veramente fare qualcosa per il nostro comparto, non accettiamo il sistema escogitato.
In buona sostanza il Governo, con l’avallo del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, non intende finanziare con risorse aggiuntive il fondo perequativo di 80 milioni al fine di riconoscere appieno la nostra specificità professionale, garantendo gli appostamenti necessari per le promozioni e i relativi adeguamenti retributivi nel triennio 2011-2013, ma vuole semplicemente utilizzare i 119 milioni, a suo tempo destinati al riordino delle carriere del personale non dirigente, per sbloccare l’assegno di funzione, classi e scatti e fin’anche il recupero dell’inflazione per la dirigenza. Una scelta inaccettabile, una vera e propria pietra tombale su ogni eventuale possibilità futura di realizzare il tanto atteso riordino delle carriere del personale. Una scelta immorale in quanto gran parte delle risorse, di esclusiva spettanza del personale appartenente ai ruoli degli agenti, assistenti, sovrintendenti, ispettori andrebbero a beneficio della dirigenza. Per tali motivi la Consap oggi è scesa in piazza per difendere il diritto alla sicurezza contro le logiche aberranti del palazzo e dei loro”ingenui” amici.
Il Segretario Generale Regione Toscana
Massimo NAPOLI