
SIENA. La Fondazione Monte dei Paschi di Siena ha deciso sulla ripartizione degli utili da destinare ad associazioni, confraternite, comuni. Anche noi Amici della Bicicletta, come già qualche altro ha fatto, vogliamo discutere nel merito; non già per lamentarci di quanto ci è stato erogato a sostegno della nostra ordinaria attività (ringraziamo la Fondazione per i 1000 euro che ci hanno destinato), ma per quello che ad altri non è stato dato. E ci riferiamo qui alle richieste del Comune di Siena e dell’Amministrazione Provinciale di Siena per il prosieguo della ciclabile Poggibonsi-Buonconvento, oggi formata da due spezzoni che, ahimè, terminano in mezzo ad un campo.
Per motivi che qui non stiamo a sindacare, quei finanziamenti richiesti non sono stati concessi e per altrettanti motivi sui quali non abbiamo alcun potere di intervenire, i due tratti in esecuzione rischiano di rimanere due moncherini senza un senso compiuto.
A chi è lontano dalle questioni di ciclabilità, vogliamo ricordare che realizzare una ciclabile non risponde ad un vezzo ingenuo, né è frutto delle voglie di chi la domenica mattina vuole perdere mezzo chilo di troppo. Una ciclabile che collega due realtà urbanizzate (vedi Siena con Isola d’Arbia, oppure Poggibonsi con Bellavista e Staggia Senese) è una infrastruttura che va incontro ad esigenze e finalità precise: poter percorrere in sicurezza una distanza, permettere a più di un cittadino di lasciare in garage la propria auto per spostamenti brevi, sostenere la mobilità a piedi, incoraggiare forme ludiche a giovani e meno giovani che vanno dalla pedalata con gli amici al pattinaggio, alla corsa. Una ciclabile – e questo ci insegnano le tante esperienze europee – costituisce un valore aggiunto di un territorio, permette di rivalutare ambienti altrimenti degradati, significa sviluppo di un turismo lento e rispettoso dell’ambiente. Insomma la ciclabile non è una spesa inutile ma un investimento per la società, di sicuro più redditizio di tanti interventi che, a costi da capogiro, mirano a limare di 30 secondi o al massimo un minuto la percorrenza in auto di un determinato tratto di strada; ci riferiamo ad un esempio concreto come lo sono le opere in corso lungo le curve di Frosini. Ecco perché ci dispiace che a questa ciclabile Poggibonsi-Buonconvento, idea vecchia ormai di più di dieci anni, iniziata ma oggi incompiuta e perciò del tutto inutile, non sia stata ritenuta degna di rientrare nell’erogazione degli utili della Fondazione. La nostra associazione ha partorito l’idea, l’ha sostenuta con passione, impegno e con il prezioso lavoro di tecnici a noi vicini; ora sta a chi amministra i comuni che sono toccati dal progetto e all’Amministrazione Provinciale di impedire che i soldi di tutti finora spesi costituiscano l’ennesima cattedrale italiana nel deserto.
FIAB Amici della Bicicletta “F.Bacconi” di Siena
Per motivi che qui non stiamo a sindacare, quei finanziamenti richiesti non sono stati concessi e per altrettanti motivi sui quali non abbiamo alcun potere di intervenire, i due tratti in esecuzione rischiano di rimanere due moncherini senza un senso compiuto.
A chi è lontano dalle questioni di ciclabilità, vogliamo ricordare che realizzare una ciclabile non risponde ad un vezzo ingenuo, né è frutto delle voglie di chi la domenica mattina vuole perdere mezzo chilo di troppo. Una ciclabile che collega due realtà urbanizzate (vedi Siena con Isola d’Arbia, oppure Poggibonsi con Bellavista e Staggia Senese) è una infrastruttura che va incontro ad esigenze e finalità precise: poter percorrere in sicurezza una distanza, permettere a più di un cittadino di lasciare in garage la propria auto per spostamenti brevi, sostenere la mobilità a piedi, incoraggiare forme ludiche a giovani e meno giovani che vanno dalla pedalata con gli amici al pattinaggio, alla corsa. Una ciclabile – e questo ci insegnano le tante esperienze europee – costituisce un valore aggiunto di un territorio, permette di rivalutare ambienti altrimenti degradati, significa sviluppo di un turismo lento e rispettoso dell’ambiente. Insomma la ciclabile non è una spesa inutile ma un investimento per la società, di sicuro più redditizio di tanti interventi che, a costi da capogiro, mirano a limare di 30 secondi o al massimo un minuto la percorrenza in auto di un determinato tratto di strada; ci riferiamo ad un esempio concreto come lo sono le opere in corso lungo le curve di Frosini. Ecco perché ci dispiace che a questa ciclabile Poggibonsi-Buonconvento, idea vecchia ormai di più di dieci anni, iniziata ma oggi incompiuta e perciò del tutto inutile, non sia stata ritenuta degna di rientrare nell’erogazione degli utili della Fondazione. La nostra associazione ha partorito l’idea, l’ha sostenuta con passione, impegno e con il prezioso lavoro di tecnici a noi vicini; ora sta a chi amministra i comuni che sono toccati dal progetto e all’Amministrazione Provinciale di impedire che i soldi di tutti finora spesi costituiscano l’ennesima cattedrale italiana nel deserto.
FIAB Amici della Bicicletta “F.Bacconi” di Siena