
SIENA. L’indagine dell’Istat sul numero delle presenze negli esercizi ricettivi in Italia è veramente rivelatrice, e mette a nudo i limiti della politica turistica “Siena in tre ore” portata avanti dal duo Valentini-Pallai. Sono disponibili i dati del 2016 e del 2015. E’ stato un anno positivo, per il turismo italiano, il 2016. Per quanto riguarda i pernottamenti negli esercizi ricettivi, essi sono stati 403 milioni, in aumento del 2,6 per cento sul 2015.
Per quanto riguarda Siena, nel 2016 la città è sparita dal prospetto delle prime cinquanta in classifica. Infatti nel 2015 Siena occupava il 49esimo posto, con 1.038.347 presenze, ma anche un meno 7,3 per cento sull’anno precedente. Nel 2016, come detto, non è dato sapere, perché la città è sparita dalle top 50, con l’ultimo posto, il cinquantesimo, che è occupato da Rosolina, anonimo comune sulla costa veneta, in provincia di Rovigo.
Il primo posto è occupato da Roma, con oltre 25 milioni di presenze, poi Milano, Venezia, Firenze, e diversi comuni dell’hinterland veneziano e della costa romagnola. In Toscana, oltre che da Firenze, Siena è preceduta anche da Pisa (29esimo posto, quasi 1 milione e 700 mila presenze), Montecatini Terme (30esima), Castiglione della Pescaia (34esimo posto), Viareggio (46esimo posto) e Orbetello (48esimo posto, con 1.114 mila presenze). Da notare che nel 2016 è finita fuori classifica anche Grosseto, che però nel 2015 precedeva Siena, piazzandosi al 44esimo posto (con 1.127 mila presenze), grazie alle frazioni di Marina e Principina a Mare.
Insomma, forse a Siena si potrebbe far meglio, che dite?
Marco Falorni, consigliere comunale