
SOVICILLE. La vicenda Ampugnano andrebbe studiata nella sua alternanza di fasi d’intensità economico-politica al pari di un ciclo economico. Dal 2007 abbiamo assistito a fasi di rilancio di Ampugnano, oggetto anche di sperimentazione di finanza speculativa, a fasi di caduta o depressione che hanno generato perdite di risorse economiche pubbliche e private.
Adesso si presenta una nuova fase c’è da chiedersi quanto potrà durare e quali danni rischia di fare.
Nelle persone cresce l’insoddisfazione circa la capacità dell’economia e della politica di soddisfare e rappresentare i reali bisogni umani e dell’ambiente.
Alcuni economisti già a fine ottocento hanno cercato di dare alcune risposte a tali bisogni. Piu di recente alcuni economisti Malvezzi in Italia, Nicolas Bueno LSE 1 l’Associazione degli Antropologi Sociali inglese hanno elaborato un nuovo paradigma dell’economia che va sotto il nome di umanistica in contrapposizione a quella capitalistica.
Che cosa ha di particolare
Human Economy è il tentativo di cambiare radicalmente un sistema nel quale l’uomo si rivela al servizio dell’economia e del denaro in un sistema nel quale l’umanità venga posta in primo piano ove il denaro e l’economia invece divengano mezzi al servizio dell’umanità, dell’ ambiente del futuro delle nuove generazioni.
La nuova fase di ridare vita al sito archeo-aereoportuale di Ampugnano non solo va contro sani principi economici ma soprattutto umanistici.
- Elude i principi di sana gestione economica delle risorse pubbliche. Il conto economico di un piccolo aeroporto presenta entrate (variabili) che derivano principalmente da tariffe aeroportuali concessioni e servizi accessori, mentre i costi (fissi) includono stipendi del personale, manutenzione degli impianti, utenze, sicurezza, tasse e costi per la gestione delle emergenze. All’incertezza delle entrate corrisponde la certezza di costi fissi il cui disavanzo spesso viene ripianato con soldi pubblici o come nel caso di Ampugnano da un fantasioso progetto di un parco da 20 ettari di pannelli fotovoltaici per un valore di 16mio Euro.
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Elude i principi di de-carbonizzazione, il settore aereo è responsabile di oltre il 5% del riscaldamento globale ed è in forte crescita. Alcune stime indicano che l’impronta di CO2 risulta di 285 grammi per passeggero (la media è di 88 persone a volo) per ogni chilometro percorso contro i 42 grammi per passeggero per chilometro di un auto. Il fantasioso progetto Enac di RAM (mobilità aerea regionale), controcorrente rispetto alle scelte internazionali di limitare il traffico aereo nelle brevi tratte, rischia di determinare un ulteriore appesantimento della produzione di CO2 visto che la stessa aumenta nelle fasi dii decollo e atterraggio.
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Elude il rapporto con i portatori di interessi del territorio (stakeholders) tra cui le istituzioni locali tenuti all’oscuro rispetto ad un progetto di cui non si conosce la portata ne le reali finalità.
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Elude i principi del costo opportunità. Investire risorse pubbliche 34,5 mio in una operazione dai contorni incerti toglie denaro da altri interventi necessari al bene della collettività e allo stesso tempo preclude la possibilità di un utilizzo alternativo di un ampio territorio che potrebbe essere destinato ad esempio a impianti sportivi (v. progetto Tuscan camp) che avrebbero un valore umanistico e di tutela dell’ambiente nonché potrebbe rappresentare un volano di sviluppo di turismo sportivo oltre a beneficiarne la popolazione.
Le forti tensioni internazionali e le preoccupazioni circa la crisi ambientale, che secondo la BCE potrebbero anche impattare sulla crescita economica, fanno si che non ci sia più spazio per iniziative politiche di vetero capitalismo e che sia giunto il tempo di un’ economia al servizio dell’umanità della natura e del futuro.
Luciano Fiordoni
1 paper “Introduction to the Human Economy” London School of Economics Human Rights