
SIENA. “Care colleghe e cari colleghi del personale docente e del personale tecnico-amministrativo,
care studentesse e cari studenti, ieri pomeriggio doveva essere un momento di piena soddisfazione per il grande lavoro svolto dal MUR, dal MAECI, dalle Ambasciate e autorità consolari interessate, dalla CRUI, dall’Università di Siena e da tanti altri soggetti che hanno contribuito a conseguire un importante obiettivo.
Ieri pomeriggio doveva essere infatti il momento in cui, alla presenza del Ministro, davamo la prima e pubblica accoglienza alle studentesse e allo studente provenienti da Gaza e che grazie alla tenacia e alla determinazione di molti sono arrivati nella nostra Università per studiare e vivere un percorso di formazione, lontano dagli orrori che stanno drammaticamente riguardando il popolo palestinese.
Questo momento è stato “sporcato” e impattato negativamente da comportamenti inaccettabili, irriguardosi e maleducati, che non hanno nulla a che fare con la libertà di espressione delle diverse opinioni.
care studentesse e cari studenti, ieri pomeriggio doveva essere un momento di piena soddisfazione per il grande lavoro svolto dal MUR, dal MAECI, dalle Ambasciate e autorità consolari interessate, dalla CRUI, dall’Università di Siena e da tanti altri soggetti che hanno contribuito a conseguire un importante obiettivo.
Ieri pomeriggio doveva essere infatti il momento in cui, alla presenza del Ministro, davamo la prima e pubblica accoglienza alle studentesse e allo studente provenienti da Gaza e che grazie alla tenacia e alla determinazione di molti sono arrivati nella nostra Università per studiare e vivere un percorso di formazione, lontano dagli orrori che stanno drammaticamente riguardando il popolo palestinese.
Questo momento è stato “sporcato” e impattato negativamente da comportamenti inaccettabili, irriguardosi e maleducati, che non hanno nulla a che fare con la libertà di espressione delle diverse opinioni.
Stigmatizziamo con forza e senza attenuanti questi comportamenti, che non hanno e non possono avere alcuna tolleranza all’interno di una Università pubblica e statale e quindi nell’Università di Siena.
Esprimiamo rammarico per quanto accaduto e vicinanza al Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini.
Manifestiamo la piena convinzione che la stragrande maggioranza delle persone che costituiscono la nostra comunità universitaria sia lontana da questi comportamenti e ritenga che nelle Università si debbano svolgere e preservare le attività, che sono quelle proprie di queste Istituzioni, nel pieno rispetto dei principi che riguardano la libertà etica della didattica e della ricerca, della dialettica e del confronto civili.
Manifestiamo la piena convinzione che la stragrande maggioranza delle persone che costituiscono la nostra comunità universitaria sia lontana da questi comportamenti e ritenga che nelle Università si debbano svolgere e preservare le attività, che sono quelle proprie di queste Istituzioni, nel pieno rispetto dei principi che riguardano la libertà etica della didattica e della ricerca, della dialettica e del confronto civili.
Cordiali saluti.
Roberto Di Pietra, rettore, Università di Siena e Beatrice Sassi, direttrice generale, Università di Siena