
SIENA. Alla redazione de “Il Cittadino online”.
La grande società di alberghi di lusso che ha rilevato l’hotel Garden, intitolandolo ad Ermellina, è incorsa in una notevole imprecisione, perché la giovane piacentina non ha mai abitato in quelle sale.
Il nome da romanzo ottocentesco, la sua figura di giovane bella e sfortunata, sono stati forzati per aggiungere un richiamo evocativo all’operazione commerciale.
L’errore è derivato dallo scambio fra due famiglie dal cognome (quasi) uguale: Bargagli e Bargagli Stoffi.
La prima era da secoli proprietaria della villa Poggiarello, che diventò hotel Garden. Vivevano a Siena nel palazzo affacciato su Piazza Sant’Agostino e utilizzavano la villa per brevi soggiorni in campagna o per qualche celebrazione. Fu anche luogo dei festeggiamenti per il ritorno a casa, dopo la campagna napoleonica, di Giuseppe Bargagli, guardia d’onore di Elisa Baciocchi.
Ermellina Douglas Scotti, giovane e bella contessa di Piacenza, venne a Siena nel 1868 dopo aver sposato Celso Bargagli Stoffi (che aveva ereditato il titolo di marchese concesso allo zio da Pio IX) e abitò nel palazzo di via dei Termini, da lei completamente riarredato dopo anni di abbandono. Qui, e non nella villa del Poggiarello, condusse la sua intensa vita sociale, spostandosi semmai per qualche settimana nella villa di Montemori (vicino ad Asciano) o in qualche viaggio. Quando era a Siena faceva moltissime visite ad amiche e conoscenti e si recava talvolta alla villa del Poggiarello, ma solo per incontrare le due signorine inglesi che l’avevano presa in affitto.
La sua vita così piena di piacevolezze, fu però brevissima perché dopo due anni morì dopo aver partorito il figlio Antonio.
La storia delle famiglie del patriziato cittadino senese è bella e ricca (anche se poco nota) e non merita di essere così falsificata.
Laura Vigni
Nota: v. Ermellina Bargagli, Diario 1868-1870, a c. di L. Vigni