Il nucleo territoriale querela chi l'accosta ai killer di Firenze
“Rigettiamo ogni etichetta razzista o discriminatoria: lo dimostrano le nostre stesse attività – così dichiara Gabriele Taddei, responsabile provinciale per Siena di CasaPound Italia – Quest’anno vediamo partecipare una ragazza marocchina al corso gratuito di chitarra, due ragazzi albanesi ed uno tunisino tesserati e goleador della nostra squadra di calcetto, un’altra ragazza albanese frequenta i nostri corsi di pesistica, senza parlare delle nostre feste, cui partecipano persone di ogni razza e religione. CasaPound ha una Onlus, Solidarité-Identités, impegnata con le minoranze del Kosovo, Karen in Birmania e le popolazioni del Kenya e proprio ieri si è tenuta a CasaPound Roma una conferenza con i dirigenti della comunita cinese. Sabato a Bari la comunità senegalese ha incontrato la nostra sezione pugliese in una manifestazione di piazza, mentre è in programma un incontro con quella fiorentina”.
“Questi sedicenti pacifisti antifascisti sono invece i diretti responsabili, condannati per circa 300 aggressioni ai militanti ed assalti contro sedi di CasaPound in tutta Italia, fomentatori dell’odio politico e strumentalizzatori di ragazzi assassinati. Nell’assalto a CasaPound Pistoia i condannati in primo grado sono tutti appartenenti all’estrema sinistra, mentre a Siena gli unici attacchi a sfondo politico sono stati a senso unico con decine di danneggiamenti alla nostra sede, l’aggressione nei confronti della mia persona stessa e di nostre militanti aggredite da più persone presso il, finalmente chiuso, noto bar di Pantaneto e minacce di morte, tutte documentate dalle forze dell’ordine”. Cpi termina con un appello alla popolazione: “ghettizziamo i fomentatori di odio, basta con la politica degli anti”.
Gabriele Taddei – Responsabile provinciale CasaPound Italia Nucleo Territoriale di Siena