
La massiccia presenza di cittadini ha dimostrato che l'argomento è molto sentito; alla luce di ciò ci auguriamo che sia finito il tempo dei facili slogan con i quali si è fatto per troppo tempo credere che il mercato e il privato siano in grado di risolvere tutti i problemi.
Le affermazioni del consigliere provinciale del PDL Mori non fanno altro che alimentare quella confusione che invece lui imputa ad altri.
Intanto parte dal presupposto sbagliato che l'attuale gestione sia pubblica: sembra scordarsi che in provincia di Siena la gestione del servizio idrico è mista e comunque condotta tramite società per azioni, che sono enti di diritto privato (in parole povere, che hanno come obiettivo il PROFITTO).
Le sue critiche all'attuale gestione quindi, invece di rafforzare la sua tesi, la contraddicono.
Egli precisa inoltre che con la nuova legge del governo Berlusconi la risorsa (acqua) e le reti rimangono di proprietà pubblica, come se questo rappresentasse qualche garanzia. Afferma anche che l'ente pubblico non può essere controllore di sé stesso, può invece essere controllore di aziende private. E anche qui sono i fatti a dimostrarci che non c'è niente di più falso: basta prendere ad esempio quelle esperienze di gestione già completamente privata (Arezzo), che sono indubbiamente anche peggiori della nostra.
Ribadiamo quindi che:
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È necessario respingere il decreto Ronchi e in questo senso il gesto più concreto che i consigli comunali possono compiere è quello di inserire nei propri statuti che l'acqua è un bene privo di rilevanza economica (sottraendo così il servizio idrico da quelli regolamentati dalla nuova legge).
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Serve una riappropriazione da parte degli enti pubblici del loro ruolo di amministratori e non di semplici “appaltatori” di servizi: non è infatti in gioco solo la privatizzazione dell'acqua, ma la privatizzazione della politica stessa.
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Il servizio idrico deve essere gestito da enti di diritto pubblico con la partecipazione dei cittadini e dei lavoratori.
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è fondamentale che la Regione Toscana impugni il decreto Ronchi presso la Corte Costituzionale, così come verificatosi in altre realtà
La battaglia per l'acqua non è che appena iniziata: faremo la nostra parte nelle istituzioni e saremo a fianco del forum dei movimenti per l'acqua, per la manifestazione nazionale del 20 marzo e per il referendum contro la legge del governo. Per questo chiediamo ai cittadini e alle altre forze della sinistra (PD compreso) di essere al nostro fianco.
Coordinamento provinciale della Federazione Della Sinistra
(Rifondazione Comunista – Comunisti Italiani – Socialismo 2000 – Lavoro e solidarietà)