ASCIANO. Prima di sottolineare le ombre che si sono addensate ultimamente su questi spargimenti, è opportuno fare un sunto.
Sono cominciati gli spargimenti di fanghi in Loc. Mezzavia da parte di chi già in un’altra occasione aveva adottato questo sistema di concimazione, esattamente nel 2001, e che già gli era stata sospesa l’autorizzazione pare per gravi irregolarità.
Questo metodo di concimazione è vero che è ammesso dalla Legge, ma è altresì vero che è regolamentato in modo severo, per garantire in primis l’incolumità della salute pubblica, oltre poi a garantire l’ambiente affinché non venga inquinato da questi materiali.
La Provincia e il Comune, entrambi parte in causa poiché enti preposti anche alla verifica e ai controlli affinché questi spargimenti rispettino le normative che lo regolamentano, hanno “latitato” in modo assolutamente inspiegabile ed ingiustificabile.
La variante al Regolamento Edilizio da parte del Sindaco di Asciano, non solo è arrivata molto tardiva, ma come si può vedere dalla sentenza è anche assolutamente incompleta ed inefficace.Parte della sentenza: “Considerato che, al sommario esame proprio della fase cautelare, il ricorso presenta profili idonei ad una ragionevole previsione di accoglimento, laddove si censura la carenza di presupposti, riferita a quanto disposto dalla normativa vigente, di cui all’art. 4, comma 3, lett. h), d.lgs. n. 99/92 e all’art. 18 Regolamento Regionale attuativo della l.r. n. 25/98, per disporre la sospensione – oltretutto non contemplata a tempo indeterminato – della rilasciata autorizzazione sulla base di ragioni diverse da quelle conseguenti allo specifico accertamento di un pericolo per la salute e e/o alla specifica tutela dell’ambiente, nonché alla possibilità di avvalersi dello strumento regolamentare edilizio comunale per incidere sulla regolamentazione dello spargimento di fanghi, ai sensi dell’art. 6 l.r. n. 25/98 cit; Considerata altresì la carenza di istruttoria nel disporre il divieto assoluto e generalizzato di cui all’art. 88 bis del Regolamento Edilizio del Comune di Asciano senza indicazione di specifiche attività istruttorie sui singoli siti interessati e sulla comparazione degli interessi anche delle aziende agricole coinvolte; Considerato che, nel provvedimento di sospensione impugnato, non vi è traccia delle diverse ragioni a sostegno rappresentate in giudizio nelle difese delle parti intimate in ordine ad indagini penali pendenti; Considerato sussistente il pregiudizio come dedotto, attesa l’estensione dei terreni interessati dall’autorizzazione allo spandimento dei fanghi, la durata indeterminata del provvedimento di sospensione impugnato e le specifiche attività dei soggetti ricorrenti; Considerato, quindi, che la domanda cautelare deve essere accolta relativamente ai provvedimenti impugnati di cui alla determinazione dirigenziale del 17.9.2009 e alla delibera del Consiglio Comunale di Asciano n. 42 del 16.7.2009, concretandosi l’altro provvedimento impugnato, di cui alla determinazione dirigenziale del 5.8.2009, in una mera comunicazione di avvio del procedimento”.
L’incompletezza è data da una serie di problematiche non evidenziate per il suddetto ricorso: 1)pare ci siano state persone che sono dovute ricorrere a cure mediche per problematiche riconducibili ai miasmi dei fanghi; 2)come si è potuto leggere sulla stampa, l’area è stata sequestrata dalla Forestale ed è in corso un’istruttoria da parte della Procura.
Queste cose pare non siano state portate a conoscenza nelle opportune sedi da parte del Sindaco, il quale, come ripetuto in passato sulla stampa, essendo stato messo a conoscenza sia da parte di alcuni cittadini oltre che da parte di membri del comitato spontaneo formatosi a salvaguardia del territorio.
La Lega Nord Toscana della Provincia di Siena chiede a gran voce al Sindaco di informare la cittadinanza con un incontro pubblico in merito a tutta la questione spargimenti, sia per ciò che è già successo, sia per comunicare ai cittadini come intendono porsi gli amministratori Piddiini Ascianesi nei confronti del risultato ottenuto al T.A.R.
Per onore di cronaca, la Lega Nord in merito a questi spargimenti ha già dato il suo contributo fattivo e concreto, sia in Consiglio Provinciale con il Consigliere Rossi, che sta continuando a lavorare perché venga fuori tutta la verità, sia con il contributo proprio in loco del Segretario Provinciale Francesco Giusti e del Segretario Comunale di Asciano Saulo Gambelli, oltre che l’impegno del sottoscritto, anche con dichiarazioni spontanee alle Forze dell’Ordine.
Sono cominciati gli spargimenti di fanghi in Loc. Mezzavia da parte di chi già in un’altra occasione aveva adottato questo sistema di concimazione, esattamente nel 2001, e che già gli era stata sospesa l’autorizzazione pare per gravi irregolarità.
Questo metodo di concimazione è vero che è ammesso dalla Legge, ma è altresì vero che è regolamentato in modo severo, per garantire in primis l’incolumità della salute pubblica, oltre poi a garantire l’ambiente affinché non venga inquinato da questi materiali.
La Provincia e il Comune, entrambi parte in causa poiché enti preposti anche alla verifica e ai controlli affinché questi spargimenti rispettino le normative che lo regolamentano, hanno “latitato” in modo assolutamente inspiegabile ed ingiustificabile.
La variante al Regolamento Edilizio da parte del Sindaco di Asciano, non solo è arrivata molto tardiva, ma come si può vedere dalla sentenza è anche assolutamente incompleta ed inefficace.Parte della sentenza: “Considerato che, al sommario esame proprio della fase cautelare, il ricorso presenta profili idonei ad una ragionevole previsione di accoglimento, laddove si censura la carenza di presupposti, riferita a quanto disposto dalla normativa vigente, di cui all’art. 4, comma 3, lett. h), d.lgs. n. 99/92 e all’art. 18 Regolamento Regionale attuativo della l.r. n. 25/98, per disporre la sospensione – oltretutto non contemplata a tempo indeterminato – della rilasciata autorizzazione sulla base di ragioni diverse da quelle conseguenti allo specifico accertamento di un pericolo per la salute e e/o alla specifica tutela dell’ambiente, nonché alla possibilità di avvalersi dello strumento regolamentare edilizio comunale per incidere sulla regolamentazione dello spargimento di fanghi, ai sensi dell’art. 6 l.r. n. 25/98 cit; Considerata altresì la carenza di istruttoria nel disporre il divieto assoluto e generalizzato di cui all’art. 88 bis del Regolamento Edilizio del Comune di Asciano senza indicazione di specifiche attività istruttorie sui singoli siti interessati e sulla comparazione degli interessi anche delle aziende agricole coinvolte; Considerato che, nel provvedimento di sospensione impugnato, non vi è traccia delle diverse ragioni a sostegno rappresentate in giudizio nelle difese delle parti intimate in ordine ad indagini penali pendenti; Considerato sussistente il pregiudizio come dedotto, attesa l’estensione dei terreni interessati dall’autorizzazione allo spandimento dei fanghi, la durata indeterminata del provvedimento di sospensione impugnato e le specifiche attività dei soggetti ricorrenti; Considerato, quindi, che la domanda cautelare deve essere accolta relativamente ai provvedimenti impugnati di cui alla determinazione dirigenziale del 17.9.2009 e alla delibera del Consiglio Comunale di Asciano n. 42 del 16.7.2009, concretandosi l’altro provvedimento impugnato, di cui alla determinazione dirigenziale del 5.8.2009, in una mera comunicazione di avvio del procedimento”.
L’incompletezza è data da una serie di problematiche non evidenziate per il suddetto ricorso: 1)pare ci siano state persone che sono dovute ricorrere a cure mediche per problematiche riconducibili ai miasmi dei fanghi; 2)come si è potuto leggere sulla stampa, l’area è stata sequestrata dalla Forestale ed è in corso un’istruttoria da parte della Procura.
Queste cose pare non siano state portate a conoscenza nelle opportune sedi da parte del Sindaco, il quale, come ripetuto in passato sulla stampa, essendo stato messo a conoscenza sia da parte di alcuni cittadini oltre che da parte di membri del comitato spontaneo formatosi a salvaguardia del territorio.
La Lega Nord Toscana della Provincia di Siena chiede a gran voce al Sindaco di informare la cittadinanza con un incontro pubblico in merito a tutta la questione spargimenti, sia per ciò che è già successo, sia per comunicare ai cittadini come intendono porsi gli amministratori Piddiini Ascianesi nei confronti del risultato ottenuto al T.A.R.
Per onore di cronaca, la Lega Nord in merito a questi spargimenti ha già dato il suo contributo fattivo e concreto, sia in Consiglio Provinciale con il Consigliere Rossi, che sta continuando a lavorare perché venga fuori tutta la verità, sia con il contributo proprio in loco del Segretario Provinciale Francesco Giusti e del Segretario Comunale di Asciano Saulo Gambelli, oltre che l’impegno del sottoscritto, anche con dichiarazioni spontanee alle Forze dell’Ordine.
Giovanni Di Stasio
Coordinatore Provinciale Enti Locali
Lega Nord Toscana Siena
