"Fateci conoscere i vostri assessori o le liste con cui pensate possibile un'alleanza in caso di ballottaggio"
di Mario Ascheri
SIENA. C’era stato il positivo risultato di Renzi a Siena, ma devo confessare che non immaginavo che si riproducesse (con la stessa percentuale!) alle primarie cui il PD è infine approdato dopo infinite esitazioni. Il risultato andrebbe esaminato seggio per seggio avendo dati che probabilmente non avremo mai (quanti iscritti, ad es. tra i votanti?), ma certo esso esprime la fine del partito tradizionale.
Il PD non ha più l’apparato onnipotente che si pensava. Il vertice è assolutamente non rappresentativo e Valentini chiede giustamente una revisione dei quadri dirigenti. Ma il problema vero è che Siena ha confermato il suo rispetto ‘naturale’ per le tradizioni. Nonostante i disastri del PD e cespugli, coadiuvati dal Pdl per quel che gli è stato consentito negli anni passati, la cittadinanza sembra confermargli la sua fiducia.
Non è solo il discorso di discontinuità del Valentini ad aver vinto (in tv è stato il più efficace a fronte di un Mugnaioli che non sembrava convinto della parte che doveva recitare).
Quanti cittadini non PD sono andati a votare per lui disgustati dalle contraddizioni delle minoranze? Queste hanno dato l’impressione di non essere affidabili con le loro divisioni oscure, contorte, pieni di distinguo polemici: chi è stato più bravo nel far cadere il Ceccuzzi? E chi più bravo contro Mussari? Chi faceva gli esposti, chi andava all’assemblea MPS, chi ne parlava in consiglio comunale?
Infantilismi da primi della classe? Non vogliamo essere cattivi, ma tra tutti la figura complessiva è stata modesta; direi che non ne esce bene nessuno…
Certo, c’è una domanda cui è difficile rispondere: è più discontinuo il PD del Valentini, che non può ovviamente annullare i ceccuzziani con cui non potrà non collaborare, o il Neri gravato da quote di ex-PD molto importanti e pesanti nella sua alleanza?
Mi piacerebbe un faccia a faccia serio, implacabile, tra le due squadre (solo i candidati qui dicono poco e comunque non sarebbe difficile ipotizzare la prevalenza del Valentini, con la sua consumata esperienza politica…).
Proposta (che cadrà nel vuoto?) ai due candidati che possiamo dire ‘PD’ e di ‘area grosso modo PD’: fateci conoscere i vostri assessori, o almeno diteci SUBITO (che è quasi la stessa cosa) con quali liste oggi autonome pensate possibile un’alleanza in caso di ballottaggio, visto che lunedì immagino si scioglieranno le ultime incertezze.
Ma non saranno richieste ingenue?
Il voto dovrà darsi basandosi come sempre su larghi elementi fideistici?
Almeno cerchiamo di avere elementi programmatici chiari, non fumosi come al solito.
I cittadini possono fare molto. Non firmiamo cambiali in bianco. Studiamo bene i nostri candidati. I media (e i blogger) possono fare molto, moltissimo. E lo facciano!
Ma c’è un’altra questione.preliminare. Viste le macerie che si accumulano attorno a noi (dov’è che i conti sono in regola senza dubbio?) e la crisi che non demorde, non c’è un problema di governo d’emergenza come a livello nazionale? Invece di fare una gara astratta a chi è più discontinuo o lo è da tempi più remoti, non sarà il caso di unirsi il più possibile intorno a certe priorità fortemente discontinue di gestione sicuramente non facili?
Ma anche qui non si dovrebbero superare gli interessi di gruppo?