"Gli atti e le operazioni societarie sono stati predisposti in piena sintonia"

Trattasi all’evidenza di parole in libertà visto che i riferimenti giuridici sono del tutto generici ed infondati. Gli atti e le operazioni societarie puntualmente previsti nell’accordo e che si sarebbero dovuti porre in essere sono stati predisposti e verificati da studi legali, commercialisti, notai, segretari di Enti pubblici e, non ultima, dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siena, nelle persone di entrambi i Sostituti Procuratori che seguono il fascicolo relativo alle vicende sull’aeroporto. La Procura ha, infatti, condiviso in ogni suo aspetto l’accordo sia dal punto di vista sostanziale, sia riguardo alla legittimità delle operazioni societarie previste nel medesimo (compresi i tempi ed i termini di esecuzione di dette operazioni). Ed è sulla base di tale piena condivisione che la Procura ha emesso nel dicembre scorso il provvedimento di dissequestro delle azioni di proprietà di Galaxy, condizionando lo stesso proprio alla sottoscrizione dell’accordo e proprio alla fedele esecuzione, da parte del custode delle azioni da essa Procura nominato, delle operazioni societarie ivi previste. A dire del Comitato, dunque, la Procura della Repubblica avrebbe consentito di “stravolgere la legge” e avallato atti che sarebbero stati poi “travolti da denunce penali”.
Nessun problema tecnico-giuridico inerente le operazioni societarie previste nell’accordo è, pertanto, alla base del rinvio deciso da parte degli Enti pubblici, come invece il Comitato cerca di far credere.
Non resta che sottolineare, a questo punto, come le affermazioni del Comitato siano abnormi quanto calunniose e macroscopicamente contraddittorie. Ricordiamo, infatti, come lo stesso Comitato, dopo aver osteggiato Galaxy in ogni modo, in estate ha festeggiato a gran voce la preannunciata uscita di Galaxy stessa dalla compagine societaria di Aeroporto di Siena Spa, ed ora passa invece ad un atteggiamento che osteggia la medesima uscita.
La verità è che obiettivo del Comitato è quello di far perdere alla società Aeroporto di Siena Spa la concessione che ha sempre avuto e che non riguarda l’ampliamento dell’aeroporto, ma la possibilità di operare come da sempre opera, disperdendo così un valore ed un patrimonio in gran parte pubblico. Il Comitato non si rende conto neppure che la concessione, se persa dalla società senese, passerebbe in altre mani che avrebbero il medesimo scopo aeroportuale, senza però alcuna considerazione per il territorio.