SIENA. Di seguito la dichiarazione del segretario Fim Cisl Giuseppe Cesarano. .
“I 35 lavoratori della sede Paycare di Monteriggioni vedranno scadere, al 31 dicembre 2025, la cassa integrazione in deroga sottoscritta al Ministero lo scorso anno.
Come organizzazione sindacale , Fim- Cisl abbiamo fin dall’inizio sostenuto che i lavoratori devono essere accompagnati in modo adeguato in questa fase di transizione.
Per questo chiediamo con forza che la cassa integrazione venga rinnovata almeno per un ulteriore anno, fino a dicembre 2026, così da consentire una gestione sostenibile della vertenza.
Per chi sceglierà di uscire dall’azienda, chiediamo inoltre di incrementare l’incentivo all’esodo, affinché venga riconosciuto concretamente l’impegno e la professionalità di chi ha contribuito per anni all’attività della sede senese.
È arrivato il momento che l’azienda chiarisca le proprie intenzioni sul territorio: vogliamo sapere se Paycare e il gruppo Konecta, di cui fa parte, intendono investire in Toscana, in particolare nell’area senese, oppure se il futuro passerà unicamente attraverso strumenti temporanei di ammortizzazione.
Nel frattempo, riteniamo necessario lavorare con decisione sulle politiche attive del lavoro, ma senza illuderci che un ulteriore anno di cassa integrazione possa bastare da solo a risolvere la vertenza.
Come parte sindacale, consideriamo il rinnovo della cassa il “minimo “indispensabile per poter gestire in modo responsabile questa fase.
Ribadiamo con fermezza che non accetteremo licenziamenti coatti.
Nei prossimi giorni solleciteremo l’incontro con i Vertici Aziendali e allo stesso tempo Chiediamo quindi alle istituzioni, alla Regione Toscana e al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) l’apertura di un tavolo nazionale per la gestione della vertenza Paycare gruppo Konecta, al fine di garantire continuità occupazionale, prospettive industriali e tutela dei lavoratori del sito di Monteriggioni”.






