
ROMA. Il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, durante la trasmissione Omnibus, ha parlato di Montepaschi ed ha affermato: “Il Monte dei Paschi è come una squadra di calcio di serie A molto importante con 500 anni di storia, che all’improvviso retrocede in serie C. Poi a distanza di due anni vince il campionato o quasi. Il lavoro che è stato fatto dai dipendenti del Monte dei Paschi, dai sindacati aziendali, da Luigi Lovaglio, dal consiglio di amministrazione e anche dal Mef è un lavoro che rimarrà alla storia, perché qualche anno fa la banca era tecnicamente fallita”.
“Tre governi – cioè Monti, Renzi e Gentiloni – hanno dato 18,3 miliardi di euro per salvare Mps – ha aggiunto – a cui si sono aggiunte risorse degli azionisti privati. Lovaglio ha avuto l’intuizione di realizzare un’operazione storica, perché peraltro è un professionista preparato, intelligente e acuto: ha avuto l’intuizione di completare il salvataggio di Mps, poi di superare la prima fase e adesso di comprare quello che al Monte dei Paschi mancava, cioè l’investment banking e il private banking di Mediobanca. Con questa operazione, oggi il gruppo bancario si appresta ad affrontare la seconda fase che è quella più importante. Potrebbe rimanere sola con Mediobanca o cercare un’aggregazione importante. Come in molti altri casi in passato, anche l’operazione di Mps su Mediobanca ha avuto il via libera del governo”.
Sileoni ha ricordato: “Ieri sera le adesioni all’ops del Monte dei Paschi di Siena sono arrivate al 45,8%, ma potrebbe esserci già un’altra quota del 5-10%, di cosiddetti arbitraggi, che emergerà lunedì e che porterà il totale già oltre il 50%. Questo vuol dire che Mps potrebbe arrivare anche al 66,7%, soglia che darebbe ampi margini di gestione su Mediobanca”.