
SIENA. È singolare che proprio chi oggi critica l’accordo siglato nel 2025 dimentichi o finga di dimenticare che nel 2014 fu la stessa organizzazione sindacale, la Fiom-Cgil, ad aver firmato accordi analoghi in azienda, peraltro in una posizione di maggioranza. Accordi che, tra l’altro, l’intesa attuale ha migliorato sotto diversi aspetti.
Durante l’intero percorso negoziale, non è mai stato posto alcun tema alternativo al tavolo, né sono stati avanzati contributi concreti. Limitarsi a criticare a posteriori, senza partecipare attivamente alla costruzione di soluzioni, significa abdicare al proprio ruolo sindacale.
Noi della FIM-CISL non firmiamo per fare piacere all’azienda, ma perché abbiamo un mandato chiaro e democratico da parte dei lavoratori. E quando si parla di mandato, è bene ricordare che il referendum a scrutinio segreto è lo strumento più trasparente per sancire la volontà della base.
Gli accordi che firmiamo sono frutto di un lavoro serio, collettivo e responsabile, che parte dai bisogni reali dei lavoratori e punta a migliorarne concretamente le condizioni. Non a cavalcare slogan, né a difendere posizioni ideologiche a prescindere.
La differenza è chiara: noi firmiamo per dare risposte. Altri preferiscono restare ai margini, senza assumersi responsabilità.
Giuseppe Cesarano – FIM-CISL SIENA