"Una vera e propria elemosina che offende la dignità del lavoratori"
VALDELSA. Dalla RSU di FTSA riceviamo e pubblichiamo.
“Anche quest’anno è arrivato il Natale, con le piazze della Valdelsa agghindate con addobbi, luminarie ed iniziative. Un Natale meno festoso per gli oltre duecento dipendenti di FTSA e le loro famiglie, che si sono trovati di fronte all’offerta di un welfare aziendale, già profondamente inadeguato e non equo da sempre e che quest’anno si riduce ad una vera e propria elemosina.
ELEMOSINA CHE ABBIAMO DECISO DI NON ACCETTARE PER RISPETTO DELLA NOSTRA DIGNITÀ DI LAVORATORI.
I dipendenti, attraverso la RSU e le OO.SS. hanno più volte richiesto e mai ottenuto, ai tavoli di trattativa ed all’interno di assemblee e confronti coi soci di FTSA (ovvero i Sindaci dei cinque Comuni fondatori dell’Ente), un trattamento che fornisse loro adeguata dignità lavorativa e pari condizioni rispetto ai dipendenti dei Comuni, visto che il CCNL è il medesimo ed anche i datori di lavoro sono gli stessi.
Stiamo parlando di dipendenti che garantiscono la funzionalità di servizi all’intera comunità valdelsana: operatori delle strutture residenziali e semiresidenziali RSA, RSD e centri diurni, addetti alle mense, psicologi ed educatori professionali, animatori, manutentori e personale amministrativo. Figure che si sono dimostrate sempre altamente professionali, con profondo senso del dovere ed in prima linea di fronte alle emergenze sociali della collettività.
I Sindaci dei 5 Comuni della Valdelsa hanno ribadito, durante incontri con i dipendenti FTSA, che siamo lavoratori con gli stessi diritti dei dipendenti dei Comuni. Nei fatti invece non lo siamo affatto e queste disuguaglianze risultano anzi sempre più accentuate.
E’ di qualche giorno fa il comunicato, appreso dalle testate giornalistiche con un misto di stupore e sdegno, con il quale il Consiglio Comunale di Poggibonsi annuncia una variazione di bilancio volta a destinare parte delle risorse ad una misura di welfare aggiuntivo per il personale dipendente del Comune. Nel comunicato i gruppi di maggioranza definiscono questa scelta: “necessaria, in un contesto in cui chi lavora negli enti locali affronta ogni giorno carichi crescenti e stipendi fermi da troppo tempo” ed ancora ribadiscono: “la volontà di stare al fianco dei dipendenti del Comune, valorizzarne le competenze e riconoscere il loro ruolo fondamentale per la qualità dei servizi alla comunità”.
E gli oltre 200 dipendenti di FTSA, che si occupano quotidianamente dei bisogni della comunità, dei fragili, degli invisibili? Loro in che sfera vengono collocati? Queste dichiarazioni sono per noi inaccettabili sotto tutti gli aspetti, in un momento nel quale, oltretutto, stiamo pazientando per avere risposte, continuando a fare il nostro lavoro con impegno. Sono umilianti innanzitutto perché lesive della dignità lavorativa dei dipendenti di un Ente che, soltanto grazie alle sue lavoratrici e lavoratori, da ormai un ventennio si conferma una delle migliori realtà nel campo dei servizi socio-sanitari dell’intera Regione.
Non rassicura nemmeno la notizia che per il prossimo anno i Sindaci si stanno impegnando ad ampliare la quota capitaria per rendere disponibili alcune risorse, comunque insufficienti ed oramai divenute urgenti, oltre che necessarie, per il mantenimento dei servizi e per garantire dignità del lavoro al personale FTSA. Tante sono le questioni ancora da chiarire, come il rapporto con la Società della Salute Altavaldelsa, della quale FTSA è divenuta ente strumentale. I dipendenti FTSA chiedono, per l’ennesima volta, chiarezza ai politici sul presente e quello che sarà il futuro della stessa FTSA e dei servizi sociali del territorio.”






