
SIENA. Telco Soluzioni Digitali nasce nel 2024 con la scelta del Gruppo TIM di disfarsi dell’affitto di ramo aziendale, che si occupa, in appalto, di rete telefonica: una scelta di discontinuità che ha favorito il rapido declino dell’azienda, passata nel gruppo Nextaly e successivamente a Telnet, con un’operazione di vendita ancora tutta da chiarire e priva di trasparenza.
Oggi Fibercop (nata dallo scorporo della rete da TIM) è la principale committente di TSD in Toscana, ma non ha fatto nulla né per la salvaguardia dei lavoratori, né per la garanzia del servizio telefonico nella nostra regione.
In vista dell’incontro al ministero del 19 maggio, chiamiamo Fibercop ad assumersi le proprie responsabilità riassegnando le attività insieme ai lavoratori ad aziende più serie e strutturate.
Il fatto che la clausola sociale ad oggi non esista negli appalti di rete non significa che non possa essere utilizzata per gestire una situazione altrimenti disastrosa, dato che in tutti i suoi ambiti di applicazione ha dimostrato ampiamente la propria efficacia. Tanto più che l’alternativa è l’ennesimo bagno di sangue.
I lavoratori lo chiedono, assieme ai cittadini, alle amministrazioni, al territorio, perché il diritto alla connessione dei cittadini passa anche attraverso un sistema che tuteli i lavoratori che operano nel settore e attraverso la scelta consapevole di superare un sistema di appalti il cui attuale funzionamento impoverisce sia il servizi che i lavoratori.
SLC CGIL