SIENA. La Cgil, con la manifestazione nazionale “Democrazia al lavoro” di oggi, chiede di rimettere al centro la giustizia sociale e la democrazia economica, che si misura nei salari, nei contratti e nei servizi pubblici.
La Cgil chiede aumenti di salari e pensioni, il no al riarmo, la difesa di sanità e scuola pubblica, una riforma fiscale equa e il rinnovo dei contratti. Tra le proposte: tassare le grandi ricchezze, fermare la flat tax e i condoni, introdurre salario minimo ed equo compenso.
La mobilitazione parla anche ai giovani e ai precari, con richieste di pensione di garanzia, superamento della legge Fornero e più sicurezza sul lavoro.
È un appello per un modello di sviluppo sostenibile e per il rilancio del Mezzogiorno.
Per la Cgil, non c’è democrazia senza giustizia sociale: dal lavoro passa il futuro del Paese.






