FP CGIL e UIL PA Siena: “Grave carenza di personale anche nella nostra provincia"
SIENA. Per l’ennesima volta le lavoratrici e i lavoratori dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro sono costretti a mobilitarsi in tutta Italia. Dobbiamo constatare che, sebbene alcuni passi in avanti siano stati compiuti in questi anni come esito delle mobilitazioni e degli scioperi del personale, siamo ancora ben lontani dal rendere pienamente operativo l’ente. Nei mesi scorsi l’INL è stato nuovamente escluso dall’aumento del salario accessorio, previsto dal cosiddetto Decreto-Legge PA (D.L. n. 25/2025). Nonostante lo stesso decreto preveda che l’Ispettorato Nazionale del Lavoro, nel triennio 2026-27-28, sia autorizzato ad assumere ulteriori 300 unità di personale ispettivo tra ordinari e tecnici, esiste ancora troppa distanza tra le esigenze dei servizi ispettivi e la necessità di un giusto riconoscimento alle lavoratrici e ai lavoratori.
I dipendenti di INL sono stanchi di sentirsi chiamati in causa solo in occasione di infortuni o morti sul lavoro, senza che alle parole seguano adeguati fatti da parte della Ministra Calderone. L’ultimo concorso per assumere un migliaio di ispettori tecnici, chiamati a vigilare sulla salute e sicurezza sul lavoro, non riuscirà nemmeno a coprire la metà dei posti messi a bando. Nel frattempo, a causa della grave carenza di personale amministrativo – oltreché di ispettori – si pone un serio problema di tenuta dei servizi in diverse sedi del Paese, compresa la nostra provincia. Chiediamo che il Governo presieduto dall’on. Meloni e la Ministra Calderone compiano azioni concrete per garantire l’attrattività occupazionale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro.
E’ necessario tornare ad una attività di vigilanza capace di aggredire i macro-fenomeni di illegalità, superando la logica svilente dell’attività di vigilanza legata solamente al numero delle ispezioni eseguite. Noi chiediamo con forza che si intervenga in fase di conversione del Decreto-Legge, per inserire norme – come quelle cassate – che possano realmente rendere più attrattivo, con stipendi adeguati, l’INL per i lavoratori ed avviare una fase di reale ed approfondito lavoro ispettivo nei territori sempre più colpiti dai fenomeni di elusione delle norme di sicurezza ed addirittura di caporalato legati ad associazioni della malavita.
Nella provincia senese l’ITL conta attualmente su una struttura composta solamente da 22 lavoratori, di cui 11 Ispettori ed altrettanto personale amministrativo. Numeri impietosamente insufficienti a garantire una copertura in un territorio vasto ed articolato che sia capace di contrastare i fenomeni di elusione lavorativa e, soprattutto, di far rispettare la legalità nel mondo del lavoro.






