
ANCONA. Il formato Europass per i curriculum è una delle soluzioni che possono essere prese in considerazione quando ci si cimenta nella redazione di un cv. Ovviamente, tale documento deve essere impostato e messo a punto in modo tale che ai selezionatori venga proposta la migliore immagine possibile del candidato. La qualità di un curriculum può essere misurata attraverso la sua professionalità, e cioè il modo in cui esso è stato scritto: ecco perché vale la pena di ricorrere al formato Europass, che ha il grande pregio di rendere più semplice il lavoro di chi quel cv è chiamato a compilarlo. Tale formato può essere considerato come l’evoluzione del formato europeo tradizionale: esso è stato concepito per migliorare il suo predecessore e per rendere la compilazione più snella e semplice.
L’importanza del formato
Il formato è una delle prerogative più importanti che concorrono a definire le peculiarità di un curriculum: quello Europass si contraddistingue per la sua struttura curata e al tempo stesso dettagliata, basilare e fluida, che agevola sia chi scrive il cv sia chi lo legge. La struttura del formato Europass è diversa da quella di tutte le altre versioni, con le colonne che contengono i nomi delle sezioni e delle relative sottosezioni che sono precompilate. Uno dei tratti peculiari di questo formato va individuato nel fatto che lo spazio in verticale viene ampliato a discapito di quello in orizzontale, che invece viene ridotto: così, si ha l’impressione di avere a che fare con una quantità di informazioni superiore, e quindi con un maggior numero di dati a proposito delle esperienze di lavoro passate del candidato.
A chi è consigliato il formato Europass
Il formato di curriculum vitae Europass può essere adottato da tutti, ma è raccomandato in modo particolare a chi è in cerca della sua prima occupazione e a coloro che hanno alle spalle poche esperienze professionali. Non bisogna mai dimenticare, a tal proposito, di inserire anche i tirocini che sono stati sostenuti, grazie a cui è possibile dimostrare di essere già entrati in contatto con il mondo del lavoro. Inoltre, il curriculum in formato Europass può essere ritenuto la scelta più appropriata per chi ha in mente di presentare la propria candidatura presso una società di formazione, presso una istituzione accademica o presso un ente pubblico. Resta inteso che vi si deve ricorrere se nell’annuncio di lavoro a cui si risponde esso è richiesto in maniera esplicita.
Che cosa scrivere
Al di là del percorso di formazione e delle esperienze di lavoro, quali sono le informazioni che meritano di essere incluse in un curriculum vitae redatto sulla base del formato Europass? Di sicuro vale la pena di parlare dei propri interessi, ma evitando di concentrare la propria attenzione su di essi: la voce relativa, infatti, si trova alla fine del cv, e quindi non è detto che verrà letta dal selezionatore. Ovviamente, raccontare di hobby e passioni personali ha un senso nel caso in cui essi siano strettamente correlati con la posizione di lavoro per la quale ci si propone.
Un aspetto da non trascurare è, invece, quello che chiama in causa le competenze linguistiche: è facile intuire che in un contesto economico sempre più globale e in un mercato sempre più orientato verso l’internazionalità la conoscenza di una o più lingue straniere non è solo una risorsa molto apprezzabile, ma un vero e proprio plus in grado di porre un candidato in posizione di vantaggio rispetto ai concorrenti. A tal proposito, è utile scrivere il proprio curriculum vitae in lingua inglese se si è intenzionati a trovare un lavoro all’estero, ma va ancora meglio se per la traduzione dall’italiano si sceglie proprio l’idioma che si parla nel Paese in cui si ambisce ad andare.