Le borse europee procedono in ribasso e Wall Street apre sotto la parità, in una giornata ancora appesantita dalla diffusione della pandemia e dall’incertezza sui nuovi stimoli.
A Milano il Ftse Mib arretra dell’1,3% in area 18.660 punti, negativo come il Dax di Francoforte (-1,6%) e il Cac 40 di Parigi (-1,3%), mentre limitano le perdite il Ftse 100 di Londra (-0,1%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,6%).
Oltreoceano, avvio sottotono per Dow Jones (-0,2%), S&P500 (-0,2%) e Nasdaq (-0,1%), nonostante la conferma dei colloqui da parte della speaker della Camera Usa Nancy Pelosi e il Segretario al Tesoro Steven Mnuchin.
Democratici e Repubblicani statunitensi stanno cercando un accordo su un pacchetto fiscale da 2,4 trilioni di dollari, anche se molti continuano a ritenere improbabile un’intesa prima delle presidenziali di novembre.
L’ipotesi di una mancata intesa sui nuovi aiuti negli Usa ha portato Goldman Sachs a dimezzare le stime di crescita dell’economia a stelle e strisce per il quarto trimestre (da +6% a +3%). Sempre secondo la banca d’affari, gli investitori starebbero sovrastimando il rischio legato alle elezioni statunitensi.
Nel frattempo, prosegue la risalita dei contagi da Covid-19 a livello mondiale, facendo temere per nuove restrizioni che comprometterebbero la fragile ripresa dell’economia.
Dall’agenda macroeconomica sono giunti i dati preliminari di agosto sugli ordini di beni durevoli negli Usa, sotto le attese (+0,4% m/m rispetto al +1,5% stimato), mentre in Italia, a settembre, l’indice di fiducia dei consumatori è salito oltre le attese a 103,4 punti e il “sentiment” economico è migliorato a 91,1 punti.
Sul Forex l’euro/dollaro resta debole a 1,164 dopo i cali dei giorni scorsi, mentre il cambio tra biglietto verde e yen risale è in lieve risalita a 105,5.
Tra le materie prime invertono la rotta le quotazioni del greggio con il Brent (-0,2%) a 41,8 dollari e il Wti (-0,5%) a 40,1 dollari, mentre l’oro si attesta a 1.864 dollari l’oncia.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund sfiora i 140 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,88%.
Tornando a Piazza Affari, spicca ancora Banco Bpm (+3,2%) dopo gli acquisti di ieri in scia alle ipotesi di nuove aggregazioni nel settore bancario. Ben intonate le utilities Snam (+1%) e Terna (+0,7%), mentre le vendite colpiscono soprattutto Bper (-3,7%), Pirelli (-3,2%) e Stm (-3,1%).
Fonte MarketInsight






