
Wall Street recupera una partenza negativa e riesce a chiudere in verde tentando di costruire una base di rialzo per le prossime sedute.
Protagonisti di giornata il dollaro e le materie prime, con quest’ultime che recuperano anch’esse nel finale dopo un inizio di nuovo in rosso.
Lo S&P 500 avanza dello 0,4%, il Nasdaq dello 0,3% e il Dow Jones dello 0,2%, mentre il Russell 2000 cede lo 0,8%.
Tra i titoli da segnalare solo l’andamento negativo del settore croceristico con le tre società principali che cedono tra il sei ed il nove per cento, in scia ai timori che una prossima recessione possa colpire il comparto.
VIX in ribasso del tre per cento a 26,7 punti.
Sul mercato obbligazionario si ferma la discesa dei rendimenti obbligazionari con il Tbond che risale invece di dieci punti base al 2,91%.
Giornata ancora difficile per i due principali metalli preziosi con l’oro che cede quasi il due per cento e l’argento che invece recupera l’iniziale discesa e termina invariato.
Apertura negativa anche per petrolio che arriva fino a 95 dollari al barile e poi chiude in calo del due per cento a $98. Rame in picchiata (-4%) in apertura con chiusura invariata.
Ancora in calo tutte le materie prime agricole con il frumento che cede il due per cento e la soia il quattro, ma tutte in recupero rispetto ai minimi intraday.
Sul mercato valutario il dollaro prosegue la sua marcia verso la parità rispetto alla moneta unica salendo ancora di un’intera figura a 1,017, nuovo massimo da venti anni, mentre recupera terreno anche contro il rublo russo (-2%) che scivola a quota 62,5.
Fonte MarketInsight