Sprint finale degli indici americani che consente almeno al Nasdaq di interrompere la striscia negativa di tre settimane consecutive di chiusura in calo.
Nulla da fare, invece, sia per il Dow Jones che per lo S&P500 i quali, malgrado il rimbalzo delle ultime ore, allungano la striscia negativa a quattro settimane, la peggiore dall’agosto 2019.
Il listino tecnologico è avanzato del 2,3%, lo S&P500 del 1,6% ed il Dow Jones del 1,3%.
Dieci degli undici settori del S&P500 hanno chiuso in verde con tecnologia (+2,4%) ed immobiliare (+2%), in particolare evidenza.
Il bilancio della scorsa settimana presenta il Nasdaq in crescita del 1,1%, lo S&P500 in calo dello 0,6% ed il Dow Jones dell’1,8%.
Il rally di fine seduta è stato innescato da un insieme di fattori che vanno da una reazione tecnica al forte ipervenduto, fino alle aspettative per una rapida approvazione nelle prossime settimane di un pacchetto di sostegno fiscale a famiglie ed imprese per almeno 2,5 trilioni di dollari.
Tra i titoli in maggiore evidenza si sono distinti i settori più penalizzati negli ultimi mesi come le compagnie aeree ma in particolare il settore croceristico, grazie ad un upgrade di Barclays che lancia i titoli del comparto in performance a doppia cifra.
Metalli preziosi più stabili, ma ancora deboli. L’oro mette a segno la peggiore settimana dallo scorso marzo e l’argento dal settembre 2011.
Il petrolio ha ceduto mezzo punto percentuale chiudendo poco al di sopra della soglia psicologica dei 40 dollari.
Dollaro ancora molto forte che sale a 1,162 nei confronti della moneta unica, mettendo a segno la migliore settimana dallo scorso marzo.
Fonte MarketInsight







