
I futures sull’azionario Usa guadagnano l’1-2%, preannunciando un rimbalzo in avvio a Wall Street dopo il pesante sell-off di ieri innescato dai timori di una recessione prolungata e di una nuova accelerazione della pandemia.
È stato un giovedì nero per i listini americani, che hanno realizzato la peggior seduta delle ultime dodici settimane in seguito all’outlook molto prudente fornito dalla Federal Reserve. Il Dow Jones ha perso il 6,9%, lo S&P 500 il 5,9% e il Nasdaq il 5,3%.
In particolare, sul calo dell’indice delle blue chip ha contribuito soprattutto il crollo del 16% di Boeing, in scia al taglio dei propri piani di produzione per il 737 Max dopo solo due settimane dal riavvio dell’impianto di Seattle.
Il forte recupero dell’azionario globale dai minimi di marzo è stato messo alla prova questa settimana dall’affievolirsi dell’ottimismo su una rapida ripresa dell’economia con la fine dei lockdown.
Dopo le fosche previsioni fornite mercoledì dalla Fed, oggi il Fondo Monetario Internazionale ha dichiarato che l’economia globale sta rimbalzando a un ritmo più lento delle attese, ancora appesantita dalle cicatrici lasciate dalla pandemia.
A ciò si sono aggiunti i timori per una seconda ondata di contagi di coronavirus, dopo che gli Stati Uniti hanno superato i 2 milioni di casi e le nuove infezioni stanno aumentando leggermente dopo cinque settimane di calo.
Il Segretario del Tesoro Usa Steven Mnuchin ha comunque allontanato l’ipotesi di un nuovo lockdown, dichiarando che è estremamente improbabile che parti dell’economia americana debbano chiudere di nuovo.
Fonte MarketInsight