I futures sull’azionario Usa cedono lo 0,8-0,9%, preannunciando una partenza in calo a Wall Street all’indomani del meeting della Federal Reserve e dopo il dato sul Pil statunitense del secondo trimestre.
Ieri i principali indici americani hanno chiuso in rialzo, sostenuti dai messaggi accomodanti dell’Istituto di Washington. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,6%, lo S&P 500 l’1,2% e il Nasdaq l’1,4%.
La stima preliminare del Pil Usa del secondo trimestre ha evidenziato una contrazione del 32,9% rispetto al -5% della rilevazione precedente, risultando leggermente migliore del -34,5% previsto dal consensus.
Il dato rappresenta comunque il peggior declino da quando il governo ha iniziato a registrare la statistica nel 1947, riflettendo gli effetti devastanti dei lockdown imposti per frenare la diffusione del coronavirus.
Le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, invece, si sono attestate a 1,43 milioni, sostanzialmente in linea alle attese e alla rilevazione precedente e rimanendo oltre quota un milione per la diciannovesima settimana consecutiva.
Ieri intanto, la banca centrale americana ha mantenuto invariati i tassi di interesse, confermando il proprio impegno ad utilizzare tutti gli strumenti a disposizione per supportare la ripresa dell’economia colpita dalla crisi sanitaria.
Infine, il focus degli investitori resta concentrato anche sul flusso di risultati corporate in uscita in questi giorni, che stanno evidenziando gli impatti della pandemia sui bilanci societari. Attesi in particolare a mercati chiusi i conti di Apple, Amazon e Alphabet.
Fonte MarketInsight






