I futures sull’azionario Usa cedono lo 0,5-0,7%, preannunciando una partenza negativa a Wall Street in un mercato che continua a monitorare l’evolversi della situazione in Ucraina e dopo la diffusione del Job Report di febbraio.
Ieri i principali indici americani hanno chiuso in ribasso, non riuscendo a proseguire il recupero delle due sedute precedenti appesantiti in particolare dal settore tecnologico. Il Nasdaq ha perso l’1,6%, lo S&P 500 lo 0,5% e il Dow Jones lo 0,3%.
Il focus degli operatori resta sulla crisi in Europa orientale, dopo che le forze russe hanno occupato il sito di Zaporizhzhia, la più grande centrale nucleare d’Europa, dopo un incendio notturno causato secondo Kiev dall’esercito di Putin.
L’incertezza derivante dal conflitto e dalle sanzioni ai danni della Russia continua a pesare sull’outlook economico globale e a penalizzare l’azionario, spingendo gli acquisti verso i beni rifugio e facendo impennare i prezzi delle commodities.
Sul fronte macro, lo scorso mese l’economia americana ha creato 678 mila nuovi posti di lavoro nel settore non agricolo, al di sopra dei 423 mila prevista dagli analisti e di 481 mila di gennaio (rivisti da 467 mila).
Il tasso di disoccupazione, invece, è diminuito oltre le attese al 3,8% (3,9% il consensus) dal 4% del mese prevedente, mentre i salari medi orari sono rimasti invariati su base mensile (+0,5% il consensus) dopo il +0,6% m/m registrato a gennaio.
Numeri che arrivano dopo che il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha confermato l’intenzione di iniziare una serie di aumenti dei tassi di interesse, sottolineando che la banca centrale Usa farà tutto il necessario per contrastare l’inflazione.
Fonte MarketInsight






