
I futures sull’azionario Usa cedono lo 0,2-0,3%, preannunciando una partenza debole a Wall Street con i timori di recessione che sembrano mettere in secondo piano le speranze di una Federal Reserve meno aggressiva sui tassi di interesse.
Chiusura positiva ieri per i principali indici americani, che hanno proseguito il recupero delle ultime settimane nonostante alcuni dati macroeconomici poco brillanti. Il Nasdaq ha guadagnato lo 0,6% e S&P 500 e Dow Jones lo 0,4%.
In particolare, lo S&P 500 è reduce da quattro settimane consecutive in rialzo, la serie migliore dal 2021, grazie ai segnali di raffreddamento dell’inflazione.
La diffusione delle minute della Federal Reserve questa settimana fornirà probabilmente maggiori indizi sull’entità del rialzo dei tassi nel meeting di settembre, con gli operatori che ora ritengono più probabile un ritocco da 50 punti base anziché da 75.
Sempre in tema di politica monetaria, l’appuntamento clou atteso dagli investitori è l’annuale simposio di Jackson Hole in programma tra il 25 e il 27 agosto, con un possibile aumento della volatilità sui mercati fino ad allora.
Intanto, ieri la banca centrale cinese ha inaspettatamente tagliato due dei suoi tassi chiavi per contrastare l’ulteriore frenata dell’attività economica a luglio, con la produzione industriale e le vendite al dettaglio penalizzate dalla politica zero-Covid e dalla crisi immobiliare.
Tornando a Wall Street, Walmart guadagna circa il 4% nel premarket, dopo aver riportato una trimestrale migliore delle attese e aver leggermente migliorato i target per l’intero anno dopo il warning lanciato nelle scorse settimane.
Diffusi prima dell’apertura anche i risultati di Home Depot, che ha confermato la guidance nonostante gli utili migliori delle previsioni registrati nel secondo trimestre segnalando il continuo rallentamento del mercato immobiliare.
Fonte MarketInsight