I futures sull’azionario Usa oscillano intorno alla parità, preannunciando una partenza poco mossa a Wall Street in un mercato che soppesa l’ottimismo sulla ripresa dell’economia e sui progressi nelle vaccinazioni contro il rischio di un’accelerazione dell’inflazione.
Venerdì i principali indici americani hanno chiuso contrastati, con il Dow Jones che ha guadagnato lo 0,9% mettendo a segno un nuovo record storico. In lieve rialzo lo S&P 500 (+0,1%), mentre il Nasdaq è scivolato dello 0,6%.
Restano in primo piano le preoccupazioni legate al crescente costo del debito a lungo termine e alle implicazioni sul cosiddetto reflation trade, oltre che sulla rotazione settoriale dai titoli growth a quelli value.
Negli Stati Uniti, inoltre, gli investitori valutano l’impatto di un possibile incremento delle tasse sui profitti societari, con l’amministrazione Biden che secondo alcune indiscrezioni starebbe pianificando un aumento della pressione fiscale per finanziare il suo programma economico a lungo termine.
Intanto, il rendimento del T-bond rimane oltre la soglia dell’1,6%, in un contesto in cui le campagne di vaccinazione e il piano di stimoli fiscali da 1.900 miliardi di dollari hanno acceso i riflettori sui rischi di pressioni inflazionistiche e di una fine anticipata delle misure ultra espansive da parte delle banche centrali.
A tal proposito, il focus è rivolto sull’inizio della riunione della Fed che si concluderà mercoledì con la conferenza stampa del presidente Jerome Powell. Gli operatori attendono di capire l’atteggiamento dell’istituto di Washington verso il rialzo dei rendimenti dei Treasuries, prevedendo toni ottimistici sulla ripresa dell’economia Usa.
Fonte MarketInsight






