Nell’ultima seduta della scorsa ottava, Dow Jones e Nasdaq cedono entrambi il 2%, lo S&P 500 l’1,9% ed il Russell 2000 l’1,6%. VIX in risalita dell’otto per cento a 32,8 punti.
Wall Street brucia pertanto velocemente il recupero della seduta precedente distratta dalle difficoltà di alcuni hedge fund, troppo esposti al ribasso e presi di mira dalla nuova frontiera dei piccoli risparmiatori, i quali uniti costituiscono una minaccia anche per chi sembrava solvibile e soprattutto inattaccabile.
Il bilancio della settimana accomuna ancora Dow e S&P500 in un calo del 3,3%, mentre il Nasdaq fa appena peggio (-3,5%).
Tutti gli undici settori dello S&P500 hanno chiuso in rosso, al pari delle sei società a maggiore capitalizzazione con Tesla, la peggiore, che cede cinque punti percentuali e scivola al di sotto degli 800 dollari. Apple in tre sedute, da quando ha comunicato al mercato peraltro un’ottima trimestrale, ha ceduto oltre 10 dollari riducendo la sua capitalizzazione di $150mln.
Rendimenti obbligazionari di nuovo in rialzo, per la seconda seduta consecutiva, con il decennale governativo che guadagna tre punti base al 1,07%.
Prosegue la corsa dell’argento che sale di altri quattro punti percentuali ed oltrepassa il traguardo dei 28 dollari l’oncia, mentre rimane in ombra l’oro che resta invariato.
Scende il palladio (-4%), mentre il petrolio cede mezzo punto percentuale, ma resta al di sopra dei 52 dollari al barile.
Sul mercato valutario, il dollaro cede qualche posizione chiudendo a 1,213 nei confronti della moneta unica.
Fonte MarketInsight







